Crescita
Scoliosi nei bambini, le cause e i gradi della malattia
La scoliosi è una deformazione della colonna vertebrale che può avere diversi gradi di gravità. Vediamo quali sono
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La scoliosi è una deformazione della colonna vertebrale che può avere diversi gradi di gravità, le cui cause sono, nella maggior parte dei casi, sconosciute. I soggetti scoliotici nascono con questa predisposizione alla deviazione della colonna, la quale si manifesta soprattutto nella pubertà (scoliosi idiopatica adolescenziale), colpendo circa 2-3 bambini su 100 dopo i 10 anni di età.
Contrariamente a quanto comunemente ipotizzato dai genitori, le posture scorrette e l’abitudine ad indossare zainetti troppo pesanti, seppur possa portare i bambini ad assumere un atteggiamento scoliotico, non possono causare il disturbo, a meno che il soggetto non sia già predisposto.
La scoliosi è una deformazione in 3D, diciamo, con deviazione laterale (curva scoliotica), che piega la colonna da un lato, mentre le due curve naturali della colonna (quella cifotica superiore e quella lordotica lombare) appaiono poco accentuate. Oltre ad essere deviata, la colonna appare anche ruotata di diversi gradi, e sono appunto la misura di questa rotazione anomala, e l’accentuazione più o meno evidente della curva scoliotica, a dirci la gravità della scoliosi.
Infatti nei casi lievi, che poi sono anche la maggioranza, può essere sufficiente un po’ di sport e la fisioterapia per bloccare il processo di curvatura, che altrimenti progredirebbe per tutta l’età della crescita con notevoli ripercussioni, in età adulta, sulla salute della schiena.
Una scoliosi lieve, all’esame radiografico (necessario per la diagnosi), presenta una rotazione angolare inferiore ai 20 gradi, sulla quale si può ragionevolmente intervenire con successo attraverso esercizi specifici di ginnastica posturale. Una rotazione uguale o superiore ai 30 gradi, invece, deve essere trattata in modo più robusto, attraverso l’uso, da parte del bambino o dell’adolescente, di un busto ortopedico.
Questo strumento di correzione deve essere preparato su misura da un ortopedico o da un fisiatra, in materiali diversi anche a seconda dell’età del minore. Per i bambini molto piccoli va bene il gesso, mentre per i più grandi si usano dei corsetti da indossare sotto le ascella in materiali ultraleggeri come il polietilene o il policarbonato.
I busti per la scoliosi sono, peraltro, mutuabili. Le scoliosi gravi, con rotazione tra i 45 e i 60 gradi, possono essere trattate sia con la chirurgia, che “raddrizza” la colonna con l’inserimento di supporti (perni e viti), che (soluzione preferita attualmente), con corsetti più sofisticati da indossare tutto il giorno per periodi di tempo lunghi (anche un anno).
Questo sistema sembra offrire maggiori garanzie di successo nel bloccare la scoliosi rispetto a fronte di una minore invasività (quale quella del ricorso al bisturi). In ogni caso, prima si interviene, meglio è, per questo, quando si notano nei bambini delle asimmetrie (ad esempio una spalla più bassa dell’altra), una rotazione del busto e un atteggiamento scoliotico, è bene rivolgersi subito ad un ortopedico per un controllo.
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Foto| via Pinterest