Gravidanza
Durata del travaglio, come conteggiare la durata delle contrazioni?
Il travaglio del parto è caratterizzato da una regolare e crescente sequenza di contrazioni che hanno lo scopo di dilatare l’utero. Vediamo come effettuarne il conteggio
Il travaglio è quella parte del parto che comincia con la fase dilatante e si conclude con la nascita del bambino. In questo periodo di tempo, la cui durata è molto variabile da donna a donna (anzi, da parto a parto), si verificano le contrazioni, che sono degli spasmi della muscolatura uterina progressivi e regolari aventi lo scopo di dilatare la cervice e permettere al bambino di scendere verso il canale del parto.
Il travaglio è certo doloroso, perché le contrazioni diventano via via sempre più intense e sempre più ravvicinate e prolungate, e nella fase espulsiva vanno assecondate dalla partoriente con delle “spinte” che aiutano il bambino e nascere.
Le prime contrazioni sono piuttosto distanziate tra di loro (anche mezzora l’una dall’altra, specie nelle primipare), il dolore parte dal centro dell’addome e si irradia verso la parte inferiore e verso la schiena, e non sono, in genere, ancora troppo intense. Quali sono i tempi del travaglio, e come conteggiare durata e frequenza delle contrazioni, soprattutto per una donna al suo primo parto?
Inizialmente, questi dolori possono persino essere confusi con un comune mal di stomaco, ma una volta che ci accorga che si tratta di spasmi che si presentano con frequenza regolare, allora è chiaro che ci stiamo preparando al parto. E’ bene, a questo punto, cominciare a conteggiarle in modo da poter aggiornare il proprio ginecologo sulla fase del travaglio e stabilire quando è arrivato il momento di andare in ospedale.
Bisogna considerare sia la durata della contrazione, sia la frequenza, e per questo c’è bisogno di un cronometro. In genere anche un comune smartphone, dotato di questa funzione, è perfetto per questo tipo di conteggio. Quello che la futura mamma (e il futuro papà se è lui che si occupa di tenere il conto), devono sapere, è che in principio le contrazioni durano circa 20 secondi e si presentano ogni 30-20-15 minuti, mentre nella fase finale sono prolungate (fino a 90 secondi), e distanziate appena 2-3 minuti l’una dall’altra.
Quando le contrazioni si presentano ogni 5 minuti, si può andare in ospedale, e la dilazione si considera completa quando raggiunge il diametro di 10 cm. Tutto chiaro? In ogni caso, il vostro ginecologo vi spiegherà tutto per tempo, oppure, se seguite un corso pre parto (consigliatissimo), saranno le ostetriche a rendervi edotte sulla durata del travaglio e sulle contrazioni.
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Foto| via Pinterest