Gravidanza
Falso travaglio, cos’è e come riconoscerlo
Talvolta, quando si avvicina la data del parto, si verificano delle contrazioni anomale che possono far pensare che il bambino stia per nascere, ma che invece sono solo transitorie. E’ il falso travaglio, ecco come riconoscerlo
Il falso travaglio, come facilmente intuibile, è la manifestazione di contrazioni uterine che possono far pensare ad un parto imminente, ma che in realtà ancora non sono il segnale che il bambino è pronto per venire al mondo.
Episodi di questo tipo possono verificarsi facilmente nell’ultima fase della gravidanza, quando il corpo si prepara al “grande evento”, spesso a ridosso, ovvero nei giorni precedenti, del parto naturale vero e proprio. Ma come fare a riconoscere il falso travaglio da quello vero, soprattutto se si è alla prima gravidanza?
Ebbene, ci sono alcune caratteristiche delle contrazioni che annunciano il parto, che nel falso travaglio non vengono rispettate. Ecco, innanzi tutto, come si manifesta in genere il falso travaglio:
- Il dolore è indotto da una tensione muscolare di tutto l’addome, che diventa molto duro
- Le contrazioni non sono regolari ma si manifestano a intervalli irregolari di tempo
- Le contrazioni hanno durata e intensità variabile
- Le contrazioni sono piuttosto simili a spasmi muscolari e cessano cambiando posizione (ad esempio ponendosi sdraiate su un fianco)
- Le contrazioni dolorose e si concentrano nella parte bassa dell’addome e nell’inguine
- Le acque non si rompono
- Non c’è perdita del tappo mucoso o di sangue
Viceversa, il vero travaglio, si annuncia con contrazioni distanziate nel tempo (all’inizio), ma regolari, di intensità e durata progressiva e crescente. Inizialmente il dolore parte dalla parte superiore dell’addome e si irradia verso il centro e la zona lombare della schiena.
Oltre alle contrazioni, che non cessano se si cambia di posizione, il vero parto produce altre modifiche del corpo femminile come la rottura delle membrane uterine e conseguente perdita di liquido amniotico, e la perdita del tappo mucoso che aveva protetto l’utero da microrganismi potenzialmente patogeni provenienti dalla zona vaginale.
Detto questo, non sempre è così facile riconoscere il vero travaglio del parto, specie alla prima esperienza, quindi è meglio chiamare il ginecologo spiegando i nostri sintomi ed, eventualmente, recarci in ospedale. Il falso travaglio sovente anticipa di pochissimo quello vero, quindi bisogna comunque prepararsi e stare all’erta!
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