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Salute e benessere

Il prick test per bambini per scoprire allergie alimentari

Il prick test è un esame diagnostico efficace per scoprire eventuali allergie alimentari nei bambini. Vediamo come e quando si può effettuare questo esame

Quando il medico abbia il sospetto che un bambino soffra di allergie, può prescrivere il prick test, un esame diagnostico non invasivo, rapido e molto efficace.

Si tratta, molto semplicemente, di applicare sulla pelle del braccio del piccolo alcune gocce di diversi allergeni (almeno di quelli che provocano le allergie principali, come quelle alimentari), in modo da vedere se induca una reazione allergica.

E’ importante effettuare questo test perché in caso di positività – ovvero quando si scopra che effettivamente il bambino abbia un’allergia verso una qualche sostanza percepita come tossica dal suo sistema immunitario – si può modificare subito la dieta quando tratta di un alimento in modo da alleviare i sintomi.

Come e quando si effettua il prick test? Innanzi tutto, non si fa ” a caso”, ma solo quando il bambino abbia manifestato in modo continuativo i sintomi di una sindrome allergica alimentare, come asma e raffreddore, congiuntivite, tosse, dermatiti e orticaria, diarrea e disturbi gastrointestinali eccetera.

Una volta che esista il legittimo sospetto di un’allergia, si procede al prick test anche su bambini molto piccoli, perché si tratta di une esame sicuro e non doloroso. C’è da dire, però, che la risposta cutanea a questo esame si accentua, diventando più attendibile, dopo i 3 anni di età. Si effettua sull’avambraccio, a cominciare da 5 cm dal polso, sulla pelle pulita e integra (ovvero senza ferite, abrasioni, arrossamenti o escoriazioni).

Con uno strumento chiamato lancetta, in cui è presente l’allergene (alle sostanze più facilmente responsabili di provocare allergie alimentari) in forma liquida, si punge leggerete la cute, senza, naturalmente, far uscire sangue. Si effettuano diverse punturine alla distanza di circa 2 cm o 2,5 cm, in modo da indagare ad ampio spettro.

Successivamente si eliminano le tracce dell’allergene con del cotone o delle garze e si aspetta la possibile reazione. Nei bambini molto piccoli, che magari possono provare fastidio o essere intimoriti dalla punturina delle lancette, si possono praticare piccoli disegni in corrispondenza dei punti toccati, per rendere il prick test più giocoso e sdrammatizzarlo.

Se uno degli allergene (o più di uno) produce un effetto sulla pelle, che si manifesta con la comparsa di un pomfo arrossato, allora si può legittimamente diagnosticare l’allergia a quella, o quelle, specifiche sostanze e prendere i dovuti provvedimenti.
Foto| via Pinterest

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