Gravidanza
Il sonno in gravidanza nel secondo trimestre: tra stranchezza e insonnia
Durante la gravidanza è possibile che la futura mamma sperimenti disturbi del sonno. Vediamo quali sono i sintomi e le cause nel secondo trimestre
La gravidanza, si sa, porta una serie di scombussolamenti fisici legati alle straordinarie trasformazioni che il corpo della donna subisce per permettere lo sviluppo del feto nell’utero. Il “bombardamento” ormonale – estrogeni, progesterone, prolattina – produce una serie di sintomi ben noti, tra cui la nausea mattutina, ma anche a disturbi e anomalie del ritmo del sonno.
Ad esempio nella prima fase della gestazione, quindi parliamo del primo trimestre, la futura mamma in genere si sente molto stanca, persino spossata, con veri e proprio attacchi di sonnolenza diurna nonostante il sonno notturno sia stato sufficiente.
Ciò accade perché l’organismo della donna incinta cerca di compensare, con più riposo, il super lavoro che deve sobbarcarsi dopo l’avvenuto concepimento. Insomma, se la futura mamma ogni tanto sente la necessità di schiacciare un pisolino, non c’è niente di strano!
Questa sorta di stand-by, che si manifestano con sonnolenza, persino letargia e ipersonnia (necessità di dormire più del normale) però, in genere si supera nel secondo trimestre, la fase più piacevole di tutta la gravidanza, in cui il corpo femminile, ormai “adattato” alla nuova condizione, recupera energia e vitalità.
Durante questa fase centrale della gestazione la donna si sente sempre meglio, recupera l’appetito <a href="”>perché la nausea si attenua o scompare del tutto, e finalmente non si sente più tanto stanca e assonnata. Questo non si traduce, automaticamente, in 8 ore di sonno regolari ogni notte. Infatti ci possono essere dei fattori “disturbanti” anche in questa fase felice.
Ad esempio i crampi notturni, che possono svegliare la futura mamma, oppure la necessità di urinare più volte durante la notte, sono fattori da considerare. Il peso del pancione nel secondo trimestre non è ancora tale da creare disturbo (tranne che nelle gravidanza gemellari), e pertanto ci si può ancora sistemare nel letto con sufficiente tranquillità.
Verso la fine del secondo trimestre, però, possono cominciare i primi sintomi di insonnia, che si manifesteranno più di frequente nel terzo trimestre. Questo accade perché il corpo si prepara al post parto, ovvero a quando la mamma dovrà svegliarsi più volte nella notte per allattare il suo bebè.
In questi casi è inutile stare a letto ma alzarsi e fare due passi, leggere un bel libro, gustarsi una tisana rilassante possono facilitare il ritorno del sonno. La donna incinta deve comunque cercare di creare le condizioni migliori per riposare bene, quindi meglio evitare le ore piccole, le cene troppo abbondanti, l’eccesso di stress.
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