Gravidanza
Il parto cesareo, come funziona e quale anestesia è più sicura?
Anche se le nuove linee guida del Ministero della Salute invitano, come da indicazione dell’OMS, a ridurre i parti cesarei, talvolta l’intervento è necessario. Vediamo come si esegue e con quale anestesia
Le nuove linee guida del Ministero della Salute in materia di ostetricia, invitano i punti nascita a ridurre il numero e l’incidenza dei parti cesarei come del resto da indicazione dell’OMS. Molti interventi chirurgici sarebbero, infatti, inutili, quando meglio sarebbe, ad esempio in caso di nascite tardive, ricorrere al parto indotto o comunque cercare di agevolare in tutti i modi il parto spontaneo.
Programmare un cesareo laddove non esistano motivi medici per ricorrervi (ad esempio in caso di preeclampsia e crescita abnorme del feto, o di gravidanza gemellare), è poi una pratica che andrebbe del tutto abbandonata.
Ci sono diverse ragioni per cui è preferibile evitare, se possibile, il taglio cesareo per far nascere i bambini, ma nessuna è legata ai possibili rischi. Infatti si tratta di un intervento che non comporta particolari problematiche, è veloce, e la mamma spesso rimane è cosciente, quindi può vedere subito il suo bambino.
Tuttavia, si tratta pur sempre di un’operazione chirurgica, e non è l’ideale né per il bambino né per la mamma se non in caso di emergenza e di sofferenza materna o fetale. Detto questo, come si svolge questo intervento, e quale anestesia viene utilizzata più comunemente? Il taglio cesare odierno comporta un’incisione orizzontale nella parte bassa dell’addome, proprio sopra il pube, che arriva fino all’utero.
Sollevando i diversi strati di tessuti e muscoli, si arriva al bambino che può così venire al mondo ed emettere il suo primo vagito. L’anestesia può essere di diverso tipo a seconda delle condizioni materne. Se queste sono serie, e il cesareo è d’urgenza, si procederà ad un’anestesia totale (o generale) in cui la madre viene addormentata.
In genere, però, si opta per un’epidurale o una spino-epidurale combinata (iniettate attraverso una ago nella zona lombare della spina dorsale). L’anestetico addormenta solo la parte inferiore del corpo, per questa ragione la mamma rimane sveglia e perfettamente cosciente durante tutta l’operazione, e può immediatamente vedere il suo bambino appena nato come accade nel parto naturale.
In genere l’anestesia epidurale fa effetto dopo una ventina di minuti e si smaltisce rapidamente, molto prima rispetto a quella generale. In ogni caso, la neomamma si riprende velocemente da un cesareo, le viene somministrata un’iniezione di eparina per evitare il rischio di trombi alle gambe ma può riprendere subito a camminare e, naturalmente, a prendersi cura del bebè e attaccarlo al seno per stimolare la montata lattea.
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