Gravidanza
Parto naturale, i 5 segnali che annunciano la nascita
Quali sono i sintomi inequivocabili che il momento del parto è arrivato? Ecco i 5 segnali da riconoscere
Il momento è arrivato, i nove mesi, o meglio, le 40 settimane di gravidanza, sono scadute, e il parto è imminente. Ogni giorno, e ogni notte, potrebbero essere quelle giuste per il grande evento. Il parto naturale, o spontaneo, o vaginale, è senza dubbio il modo migliore per mettere al mondo il proprio bambino, anche se non sempre possibile.
Le ultime linee guida europee e italiane a preposito di gravidanza e parto, puntano su una medicalizzazione sempre minore per accompagnare questo evento fisiologico, in modo che per la mamma e per il feto il momento della nascita sia il meno traumatico possibile.
Detto questo, quando una gravidanza è agli sgoccioli, come fa una mamma, soprattutto se primipara, riconoscere i segnali del parto imminente senza confondere qualche contrazione “vagante” con quelle vere che anticipano il travaglio?
Di solito, se la futura mamma ha seguito il corso preparto, sa già tutto, perché le ostetriche provvedono ad informare le gestanti su tutte le fasi della gravidanza e della sua ultima fase, quella che porta alla nascita del bambino, con spiegazioni dettagliate sul travaglio e sui sintomi e i fenomeni fisici che lo precedono e le seguono.
Ma tanto per rinfrescarci le idee, ecco un piccolo riepilogo dei 5 segnali che, senza dubbio, ci dicono che il momento a cui ogni mamma si sta preparando da nove mesi, è finalmente arrivato.
- L’addome si abbassa. Quando il bambino si pone in posizione, ovvero con la testa rivolta verso il basso, significa che il momento del parto si avvicina. Il pancione assume la classica forma a pera
- La perdita del tappo mucoso. Esso è fatto di materiale gelatinoso e chiude il collo dell’utero per tutta la gravidanza per proteggere il feto dai possibili attacchi patogeni esterni (ad esempio germi che possono colonizzare la vagina) e impedire infezioni. Pochi giorni prima del parto, questo tappo di muco si perde, lasciando delle tracce striate di sangue negli slip o durante l’igiene intima
- Rottura delle acque. si tratta della rottura del sacco amniotico che si può verificare sia qualche giorno prima del parto, che solo poche prima, a contrazioni già arrivate
- Comparsa di muco sanguigno. Diverso dal tappo mucoso, è invece una perdita di sangue derivante da sfaldamento delle cellule uterine, grumoso e simile a sangue mestruale ma più denso
- Le contrazioni. Quelle che anticipano il parto sono distanziate nel tempo, inizialmente, ma regolari, durano qualche secondo e poi si intensificano e moltiplicano, fino a comparire ogni pochi minuti. La loro intensità varia da donna a donna, ma comunque è piuttosto elevata soprattutto quando le contrazioni arrivano ogni 5 minuti, e annunciano che è il momento di correre in ospedale
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