Cronaca
Mamme da legare: Come rimproverare un bambino senza ridere
Nel momento in cui nostra figlia ha cominciato a gattonare e ad avere più iniziativa, abbiamo capito che sarebbe stata dura.
Avendo gatti da una vita, ero abbastanza preparata alla quantità di danni che un esserino così piccolo può combinare: nulla è in salvo, e i pericoli sono ovunque. Si è reso necessario, a un certo punto, essere più duri e cominciare a dirle dei “no” decisi. La naturale attrazione verso fili elettrici e scodelle piene di pastina è fatale: mordere, rovesciare, toccare, impastare, sezionare e analizzare. Tutto il mondo è una continua scoperta. E un danno continuo.
Il problema è che, a parte cose realmente pericolose tipo elettricità e oggetti taglienti, tutto ciò che prende viene immediatamente impiegato in modo spassoso. Come evitare di scoppiare a ridere se ci guarda con aria di sfida e con un mezzo sorriso mentre rovescia tutto il piatto con la pasta per terra? I gatti mi sono tornati utili anche stavolta. Da anni, oramai, sfoghiamo il nostro inopportuno divertimento con rimproveri del tipo: “no! Sei il gatto più meraviglioso del pianeta Terra e ti riempirei di baci, ma smetti immediatamente!”. Gli estranei in ascolto ci guardano perplessi, mentre con aria di rimprovero dichiariamo il nostro amore ai gatti… o a mia figlia.
Tono duro e deciso e parole da innamorati. Non è possibile fare altrimenti: una bambina che si spalma il sugo nei capelli appena lavati è uno spettacolo divertente ma frustrante per chi ha lottato cercando di tenere ferma l’anguilla nella vasca da bagno. Io e il padre facciamo una fatica immane a non ridere, e all’inizio ci nascondevamo sotto tavoli e sedie, con gli occhi rossi e pieni di lacrime per lo sforzo di controllarci, evitando accuratamente di incrociare gli sguardi, perché a quel punto le risate non si contenevano più, e la bambina era prontissima a intercettarle e approfittarne.
Dunque, anche per strada potreste sentirmi, mentre mia figlia si sfila per l’ennesima volta le scarpe in una giornata di pioggia, mentre dico con aria da signorina Rottermeier: “sei la bambina più bella del mondo, io ti adoro e mi fai morire dal ridere, ma lascia stare quelle scarpe o dovrò darti tanti di quei bacini da farmi addormentare le labbra”. Ma è così carina mentre strofina i talloni per liberarsi i piedini! La cosa difficile non è rimproverare i bimbi così piccoli, ma trattenere il buonumore che provocano.
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Foto | Flickr