Alimentazione per bambini
Lo schema dello svezzamento mese per mese per i lattanti
Vediamo come programmare lo svezzamento del neonato mese per mese secondo le indicazioni dei pediatri
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Avere uno schema dello svezzamento, o divezzamento, è molto utile per le mamme e i papà alle prese con le prime pappe del neonato.
E’ infatti importante seguire una sequenza ben precisa nell’introduzione degli alimenti da proporre al lattante, considerando che si tratta dei primi cibi (con i loro sapori e le loro consistenze diverse) alternativi (ma non sostitutivi) al latte (materno o formulato) nella dieta del piccolo.
Durante il primo anno di svezzamento, e soprattutto nei primi mesi, infatti, le poppate continueranno a fornire prezioso nutrimento al piccolo, anche se la sue alimentazione comincerà a variare. Le ultime linee guida pediatriche dell’OMS consigliano di iniziare lo svezzamento a 6 mesi, ma sono tante le mamme che preferiscono proporre qualche nuova pappa già ai 4 mesi del piccolo, e in effetti non esistono controindicazioni, naturalmente, a patto, come anticipato, che il latte materno o quello formulato non manchino.
Per evitare che il bambino sviluppi allergie alimentari o possa avere spiacevoli conseguenze digestive dall’assunzione dei nuovi cibi (come colichette o diarrea), è bene seguire le tabelle di introduzione dei diversi cibi secondo gli schemi forniti dai pediatri, evitando il fai da te e alternando alimenti freschi agli omogeneizzati industriali, e lasciando passare almeno 3-4 giorni tra un nuovo cibo e l’altro. Ecco, di seguito, lo schema del divezzamento mese per mese:
- 4-5 mesi, si parte con la frutta – banane, pere e mele – sia fresca grattugiata e ridotta in purea, che in vasetto. Via libera anche a verdure digeribili come carote, patate, zucca e zucchine in purea, in vasetto, o usate per preparare il brodo vegetale. A fine mese si possono introdurre altre verdure come la lattuga e i fagiolini
- 5 mesi, nella pappa si può aggiungere un cucchiaino di parmigiano grattugiato e un cucchiaino di olio extravergine d’oliva
- 5-6 mesi, arrivano le creme di cereali a base di riso, tapioca, mais. Aspettate fino ai 6 mesi a proporre il semolino di grano, per evitare il rischio di intolleranza al glutine e celiachia. Via libera anche ai primi brodini di carne bianca (pollo, tacchino e coniglio), ma solo la parte liquida
- 7-8 mesi, è il momento della carne. Meglio iniziare con il prodotto omogeneizzato in vasetto, e scegliere carni bianche come pollo, tacchino, coniglio e vitello. Dai 7-8 mesi via libera anche a qualche formaggio diverso dal grana e dal parmigiano, scegliendo quelli in vasetto per i primi tempi e introducendo anche ricotta e yogurt
- 8-9 mesi, arriva il pesce, alimento ottimo dal punto di vista nutrizionale ma che non va introdotto prima nella dieta del piccolo per il rischio di allergie. I primi omogeneizzati di pesce (a seguire si potrà offrire l’alimento fresco), saranno a base di pesci delicati e digeribili come la sogliola, la trota, il nasello. In questa fase potete introdurre anche il prosciutto, iniziando dal cotto
- 8 mesi, si comincia a inserire il tuorlo dell’uovo nelle pastine e nelle pappe
- 12 mesi, via libera anche all’albume dell’uovo, che è più allergizzante del tuorlo
- Dopo i 12 mesi si può inserire anche il latte vaccino, ma mai prima, e la frutta e la verdura allergizzanti come le fragole e i pomodori