Cronaca
I riti della Pasqua in Italia e gli eventi da seguire con i bambini
In tutta Italia la Pasqua è accompagnata da riti e celebrazioni suggestive, cariche di mistero e di fascino arcano. Ecco qualche suggerimento per i vostri viaggi da fare con i bambini durante le vacanze pasquali
I riti di Pasqua in Italia, da nord a sud, sono davvero suggestivi e molto partecipati, con celebrazioni altamente simboliche e soprattutto con festeggiamenti e rituali che si differenziano da regione a regione saldandosi con tradizioni folkloristiche e rievocazioni storiche locali.
Processioni, canti, sacre rappresentazioni, sono tanti e tutti da scoprire i riti della Settimana santa dello Stivale, ma non c’è dubbio che è soprattutto nel Centro e nel Mezzogiorno del nostro Paese, isole comprese, che le celebrazioni pasquali assumono connotazioni particolarmente misteriose e affascinanti, grazie alla partecipazione delle confraternite che si occupano di “gestire” i diversi misteri.
Per un bel viaggio con i bambini durante le vacanza di Pasqua, dunque, non c’è davvero che l’imbarazzo della scelta. Di seguito trovate qualche suggerimento per le vostre gite.
- Firenze. Un viaggio nella splendida città dei Medici, culla del nostro Rinascimento, vale sempre, ma non perdetevi lo scoppio del carro di Pasqua! La domenica di Resurrezione, nella meravigliosa piazza Duomo (Santa Maria del Fiore), si ripete da 350 anni questa tradizione che ricorda i tempi eroici della prima Crociata. Verso le 10 del mattino una “macchina” a due piani della “sbrindellone“, decorata e trainata da due buoi, viene fatta avvicinare alla chiesa accompagnata da un corteo storico e dagli sbandieratori. Verso le 11, l’arcivescovo che sta presiedendo la messa solenne di Pasqua, accende un razzo detto “colombina“, che dall’altare è collegato al carro. La miccia serve a far esplodere i fuochi d’artificio che sono stati posizionati dentro la macchine che, così, comincia a “scoppiettare” allegramente per la gioia di tutti
- Alberobello. La bellissima località pugliese celebre per i “trulli”, la sera del Venerdì santo vive una grandissima sacra rappresentazione che coinvolge tutta la popolazione che merita senza dubbio una visita: la Passione vivente. Con inizio alle ore 21 nella locale piazza Indipendenza, sui palchi montati ad arte e opportunamente configurati da sapienti scenografie curate dai ragazzi della parrocchia di Sant’Antonio, si rivive tutta la Passione di Cristo, dall’ultima Cena fino alla Resurrezione, con il momento clou rappresentato dalla via crucis (vera), che porta i figuranti (oltre 200) e tutti coloro che assistono all’evento, a raggiungere un altro punto del paese dove si metterà in scena la Crocifissione e la Morte di Gesù. Da non perdere
- San Cataldo. Questo comune in provincia di Caltanissetta (Sicilia), vive la Pasqua in modo originale. Infatti i tre giorni del Triduo pasquale sono animati dalla messa in scena del processo a Gesù, che dura appunto tre giorni, con la partecipazione di figuranti nei ruoli di centurioni, legionari, cavalieri e, naturalmente, Gesù e Pilato. Oltre agli attori in carne e ossa, sono utilizzati anche dei gruppi statuari di cartapesta (risalenti al 1800 e chiamati Sampauluna), che vengono portati in giro per le strade a rappresentare scene della Passione. Le stesse statue, nel giorno di Pasqua, sfilano impersonando gli 11 apostoli
- Cagliari. Le tradizioni spagnole entrano a buon diritto nelle celebrazioni pasquali della Sardegna a di Cagliari in particolare, dove tutto è gestito dalla diverse confraternite. Da non perdere, la mattina del Sabato santo, il rito “De su scravamentu“, ovvero della deposizione di Gesù dalla croce. La Statua del Cristo morto, adagiata in una lettiga rivestita di pizzi e di tulle, viene trasferita dalla chiesa di Sant’Efisio a quella di san Giovanni. La mattina della domenica di Pasqua, poi, si celebra il bellissimo e sempre commovente momento de “S’Incontru“, con l’incontro, prima della messa solenne, dei due simulacri della Madonna e di Gesù risorto trasportati dalla confraternite in due processioni che provengono da direzioni opposte. La statua del Cristo indossa una fascia rossa o dorata, e l’aureola, mentre la Madonna indossa un abito bianco e azzurro, un velo di pizzo e una corona sulla testa, e un mazzo di fiori tra le mani. I due simulacri si inchinano per tre volte l’un l’altro, suscitando gli applausi della folla, e affiancati fanno l’ingresso trionfale in chiesa. Un momento davvero ricco di emozione!
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