Alimentazione per bambini
Come conservare il brodo vegetale o di carne per il neonato
I brodi, vegetali o di carne, sono importanti nella fase dello svezzamento perché servono per preparare le prime pappe. Ecco come si possono conservare per averne sempre una buona scorta
Durante la delicata fase dello svezzamento, le prime pappe dei bambini vengono preparate con il brodino vegetale, per poi passare a quello di carne. Questi liquidi nutrienti devono essere fatti con ingredienti freschi e sani che, però, inizialmente il bebè non mangerà, limitandosi ad assumerne le sostanze contenute nel brodo.
Molte mamme, per non dover preparare un nuovo brodino ogni giorno, preferiscono, giustamente, farne un certo quantitativo che si possa poi porzionare e conservare. Ma a proposito di conservazione di brodi e pappe, come si deve procedere?
E’ molto semplice, preparate il brodo (di verdure, di pollo o di carne) come al solito, tenendo da parte la quantità che vi serve per la giornata e lasciando che l’altra si raffreddi a temperatura ambiente. Procuratevi dei contenitori mono porzione, ad esempio sono perfetti quelli in silicone o in plastica per il ghiaccio, ma volendo potete usare anche le solite buste da freezer o i vasetti sterili per il latte materno.
Etichettateli mettendo la data e segnalando il contenuto, quindi riponete in freezer a congelare. Ricordate che i vostri brodi non dureranno in eterno, ovvero, dopo circa 3 mesi scadono, quindi evitate di stipare i vostri congelatori all’inverosimile. Quando dovete scongelare la porzione di brodo per la pappa, potete ricorrer a due metodi, ovvero potete mettere il contenitore in frigo, e aspettare che scongeli, oppure, per fare prima, scaldarlo a bagnomaria.
Evitate di fare scongelare i vostri brodi a temperatura ambiente, soprattutto in estate, perché possono formarsi microrganismi. Se, invece, conservate i brodi freschi in frigo, non lasciateli più di 2-3 giorni, limite valido sia per quelli vegetali che di carne, ma nel primo caso dovete togliere le verdure, in particolare le patate, perché fermentano.
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