Cronaca
Le poesie di Gianni Rodari sui bambini più famose
Le poesie di Gianni Rodari sono tra le più amate da grandi e piccini, perché con semplicità sono in grado di raccontarci in maniera perfetta il nostro mondo. Ecco alcuni esempi di poesie del grande autore italiano perfette anche per i bambini.
Le poesie di Gianni Rodari sui bambini sono davvero bellissime, a volte commoventi, perché con poche e semplici parole, comprensibili anche dai più piccoli, ci spiegano alla perfezione il mondo dei nostri cuccioli. E a volte anche comportamenti non proprio consoni di noi adulti, che li ostacoliamo con troppi divieti nella crescita.
Le poesie di Gianni Rodari sono fonte inesauribile di spunti di riflessione, ideali per gli adulti per capire un po’ meglio il mondo dei piccoli. Ma le poesie di Gianni Rodari sono amate anche dai bambini, perché utilizzano un linguaggio semplice e in rima che arriva direttamente al loro cuore.
Ecco alcune delle più belle poesie sui bambini di Gianni Rodari.
A un pittore bambino
Appeso a una parete
ho visto il tuo disegnino:
su un foglio grande grande
c’era un uomo in un angolino.Un uomo piccolo, piccolo,
forse anche
un po’ spaventato
da quel deserto bianco
in cui era capitato,e se ne stava in disparte
non osando farsi avanti
come un povero nano
nel paese dei giganti.Tu l’avevi colorato
con vera passione:
ricordo il suo magnifico
cappello arancione.Ma la prossima volta,
ti prego di cuore,
disegna un uomo più grande,
amico pittore.Perché quell’uomo sei tu,
tu in persona, ed io voglio
che tu conquisti il mondo:
prendi, intanto
tutto il foglio!Disegna figure
grandi grandi,
forti, senza paura,
sempre pronte a partire
per una bella avventura.
Bambini e bambole
La mia bambina ha una bambola,
e la sua bambola ha tutto:
il letto, la carrozzina,
i mobili di cucina,
e chicchere, e posate, e scodelle,
e un armadio con i vestiti
sulle stampelle, in folla,
e un ‘automobile a molla
con la quale
passeggia per il corridoio
quando le scarpe le fanno male.
La mia bambina ha una bambola,
e la sua bambola ha tutto,
perfino altre bamboline
più piccoline,
anche loro con le loro scodelline,
chiccherine, posatine eccetera.
E questa è una storiella divertente
ma solo un poco, perché
ci sono bambole che hanno tutto
e bambini che non hanno niente.
Il bambino di gesso
Sta fermo! Sta zitto! Non metter i gomiti sulla tavola!
Non essere distratto!
Guarda dove metti piedi! Sta attento a non rovesciare l’acqua!
E non lasciar cadere la penna! E non perdere i pastelli!
Non giocare in cortile!
Non correre sulle scale! Non fischiare! Non sbattere le porte!
Non strusciare le scarpe! Non prendere a calci i sassi!
Sta buono, perché la mamma ha il mal di testa, perché la maestra ha il mal di testa,
perché la zia ha il mal di testa, perché la portiera ha il mal di testa…Non correva, non saltava
Pantaloni non strappava
Non diceva parolacce
Non faceva le boccacceNon sporcava i pavimenti
Si lavava sempre i dentiNon strillava, non rideva
I bottoni non perdeva
Senza macchie sui guantini
Senza buchi nei calziniEra proprio un bambino di gesso
Respirava se aveva il permesso
Stava dove l’avevano messo
Come un bravo bambino di gesso
Che non risponde e non dice mai di “no”Ora grande è diventato
Ma non è molto cambiato:
Compitissimo, prudente
Ossequioso, diligenteDice “grazie” al superiore
Dice sempre “Sì, signore”Se gli danno sulla testa
Dice grazie e non protesta
Passa il giorno a fare inchini
Non ha buchi nei calziniOra è proprio un brav’uomo di gesso
Che respira se ottiene il permesso
E rimane dov’è stato messo
Come un bravo brav’uomo di gesso
Che non discute e non dice mai di “no”.
Foto | da Flickr di piermario