Educazione
Mamme da legare: “Starò facendo bene?”: la domanda che tutti i genitori si pongono
La risposta è ovviamente “no”. Un genitore, come fa, sbaglia, dice sempre mia madre, ripetendolo con un po’ di sadismo da quando sono mamma.
Devo ammettere che la domanda del titolo me la pongo io, più che il mio compagno. Il motivo è semplice, sono io quella che passa più tempo con nostra figlia, e ogni giorno mi vengono mille stupidissimi dubbi: l’avrò fatta mangiare a sufficienza? Sbaglio a farla mangiare con le mani? Ma non berrà un po’ troppo? Dovrei toglierle il biberon? Devo essere più severa quando fa i capricci? Sono stata troppo severa? Insomma, ordinaria amministrazione.
Qualsiasi cosa tu faccia, un giorno si ritorcerà contro di te, come genitore non avrai scampo e tuo figlio ti rimprovererà di essere stato assente/invadente, troppo rigido/troppo permissivo. Cerchi di tenere un atteggiamento di “mediazione”? Bene, ti dirà che non hai saputo prendere una posizione.
Nulla di nuovo, nulla di tragico. Bisognerebbe cercare di darsi delle linee guida “generali” su vari problemi (pasti, nanna, gioco…) e seguirle senza troppa ansia, valutando di volta in volta. Il problema, però, è proprio quel dover valutare “di volta in volta”. Una volta ho passato un’intera giornata dopo un vaccino a controllarle la temperatura. 37,8- 37,7- 37,9, perché la pediatra mi aveva detto di darle la Tachipirina solo dopo i 38. Insomma, se gliela avessi data a 37,9 non sarebbe successo nulla, ma avevo ottusamente deciso che avrei controllato ogni 10 minuti la temperatura anziché anticipare di un decimo di febbre la somministrazione dell’antipiretico.
Fissazioni ridicole di una madre, ma dei limiti bisogna porseli: col secondo figlio si è indubbiamente più rilassati (generalmente), ma col primo si ragiona, si programma, si valuta. E si sbaglia. Tanto, di tutte le previsioni che farete, ben poche si avvereranno. Dalle scelte di alimentazione a quelle inerenti l’educazione, dovremo comunque fare i conti col loro carattere e con le circostanze che influenzeranno la loro vita. E alla fine, un giorno, comunque ci rinfacceranno tutto. Adorabili, ingrati carnefici.
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