Educazione
La Barbie avrà presto una rivale: Lammily, la bambola “curvy”
La bambola più amata dalle bambine, la Barbie, potrebbe presto venire soppiantata da una bambola decisamente più simile alle donne “normali”: Lammily
Non c’è bambina che dagli anni sessanta ad oggi non abbia desiderato di possedere una Barbie. Non solo una bambola, qualcosa di molto più vicino ad un’icona, ad un simbolo stesso della femminilità.
Proprio per il suo costituire un prototipo inarrivabile donna, con un’estetica lontanissima da quella delle donne “normali”, con le sue misure artificiali, la bambola creata dalla Mattel e diventata la più venduta e amata del mondo, è stata spesso oggetto di feroci accuse da parte di femministe e pedagogisti.
Offre alle bambine un modello “fasullo” che, però, si impone, entrando facilmente, attraverso il gioco, nell’immaginario infantile generando potenziali turbe. Di critiche di questo tipo ne abbiamo sentite tante, eppure le bimbe continuano a volere la loro Barbie, e le mamme a regalargliele. Come uscirne?
La soluzione è una sola: offrire un modello di bambola alternativo, più vicino ai canoni estetici della normalità, ma altrettanto accattivante. Ci ha provato, vedremo se con successo, l’artista e designer Nickolay Lamm, che basandosi sulle indicazioni dal Centers for Disease Control americano, che gli ha fornito le misure standard della donna media, ha creato “Lammily“.
La bambola, che dovrebbe arrivare nei negozi di giocattoli a novembre 2014, raffigura una ragazza di circa 20 anni, con delle caratteristiche lontane anni luce da quelle classiche della Barbie. Lammily ha lunghi capelli castani, ha un’altezza media, un corpo leggermente “curvy“, con vita e fianchi più larghi e gambe più corte e tornite di quelle della “dea” Barbie, e indossa jeans, camicetta e soprattutto un paio di sneackers bianche ai piedi.
Niente tacchi rosa per Lammily, perché le ragazze in genere, nella vita di tutti i giorni, preferiscono un look sportivo. In attesa di conoscere dal vivo la nuova bambola curvilinea, ci domandiamo se davvero sia questa la strada per ridurre, attorno alle bambine, la pressione esercitata dai modelli estetici dominanti che può ledere la loro autostima.
Se, insomma, sarà possibile, attraverso una bambola più coerente con l’immagine delle ragazze normali, aiutare le nostre figlie a crescere più serene e soddisfatte del proprio aspetto fisico, qualunque esso sia. Forse l’ossessione per l’estetica, che è così pervasiva nella società di oggi, dovrebbe diventare secondaria anche nei nostri pensieri di adulte, e di mamme.