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Cronaca

Assegno di maternità 2014: chi lo può chiedere e come ottenerlo

Quali mamme hanno diritto a ricevere l’assegno di maternità per l’anno 2014 e come possono richiederlo? Scopriamolo

Anche per il 2014 Comuni e INPS mettono a disposizione gli assegni di maternità per le mamme che non lavorano o che non percepiscano altro contributo di maternità.

Si tratta di un aiuto di Stato che seppur non eccezionale può comunque e dare una mano alla neomamma e ai neo genitori a coprire le prime spese necessarie per l’accudimento del proprio bambino appena nato. Vediamo, nello specifico, quali “categorie” di mamme possono usufruire di questo piccolo contributo.

Hanno diritto a richiedere l’assegno tulle le mamme lavoratrici o ex lavoratrici prive di altri emolumenti per la maternità, che abbiano versato i contributi per almeno tre mesi tra i nove e i 18 mesi prima del parto. Questa “categoria” di neomamme può e deve fare richiesta direttamente allo sportello INPS. Sempre all’INPS si rivolgeranno le donne che hanno lavorato almeno tre mesi negli ultimi nove.

Veniamo, invece, al caso delle mamme casalinghe, quindi non lavoratrici, oppure disoccupate. In questo caso la domanda per ottenere l’assegno si dovrà presentare al proprio Comune di residenza entro sei mesi dalla nascita del bambino. L’entità del contributo viene stabilita in base alle condizioni economiche della famiglia e alla presenza, o meno, di altri figli. L’assegno può essere ugualmente richiesto in caso di adozione o affidamento.

Per quanto riguarda le modalità di presentazione della domanda, quella da inoltrare presso l’INPS si effettua direttamente, anche on-line cliccando sul sito web del’Istituto, oppure per il tramite dei patronati del lavoro. Quanto alla domanda da presentare, invece, al proprio Comune di residenza, ecco l’iter burocratico da seguire.

Può richiedere il contributo municipale la mamma che non abbia diritto all’indennità INPS o che non abbia avuto nessun tipo di retribuzione nel periodo della gravidanza e del parto, oppure il cui contributo sia comunque inferiore all’importo dell’assegno di maternità di Stato, ma in questo caso esso sarà ridotto.

Bisogna allegare alla domanda il proprio certificato ISE (che si può compilare presso gli uffici CAF del comune) che attesti che il patrimonio complessivo della famiglia sia compatibile con la richiesta dell’assegno e non sia cambiate dal momento della nascita del bambino a quello in cui si presenta la domanda (entro sei mesi dal parto). L’assegno si intende per ogni figlio, quindi se la mamma partorisce due o più gemelli, l’importo sarà raddoppiato o triplicato.

Foto| via Pinterest

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