Cronaca
Cambio del pannolino: usare il borotalco o la crema?
Quando si effettua il cambio del pannolino del bebè, per rinfrescare la cute e prevenire arrossamenti è meglio usare il borotalco o la crema? Ecco i nostri consigli
Il cambio del pannolino è un momento molto importante per il bebè, un momento piacevole, in cui si gode le coccole della mamma o di chi si prende cura di lui, e in cui la sua cute delicata trova sollievo e prende un po’ d’aria.
Sovente i bebè tra i 4 e i 15 mesi, infatti, soffrono di dermatite o di eritema da pannolino, con l’eruzione di sfoghi arrossati sulla pelle. Purtroppo questa conseguenza è in molti casi quasi inevitabile, anche se si può cercare di alleviare il fastidio del piccolo cambiandolo molto spesso e usando specifici prodotti neutri per la sua igiene.
Ad esempio, durante il cambio del pannolino è meglio evitare di pulire i genitali e il culetto del piccolo con le salviettine umidificate, che contengono minime tracce di profumi e alcool potenzialmente irritanti, ma lavarlo semplicemente con acqua tiepida e sapone neutro. E dopo? Prima di mettergli il nuovo pannolino, quali sono i prodotti più indicati per lenire le irritazioni, se ci sono, per prevenirle e comunque per mantenere quanto più a lungo possibile asciutto e fresco il bebè?
In presenza di eritema da pannolino, ad ogni cambio i pediatri consigliano di applicare sulla cute arrossata una buona crema all’ossido di zinco, o in alternativa una pomata omeopatica alla calendula, che sono i prodotti migliori per un effetto lenitivo e sfiammante. Il borotalco classico va usato con attenzione, perché i piccoli possono inalare la polvere, ma questo vale soprattutto per le prime settimane. Ogni tanto, soprattutto in estate quando fa molto caldo e si suda di più, potete usare anche il talco assorbente scegliendone uno di ottima qualità italiano (è infatti appurato che nelle cave del nostro Paese si estrae il talco migliore del mondo, del tutto atossico). Tutto chiaro?