Gravidanza
Dolore al seno in gravidanza, quando preoccuparsi?
Durante la gravidanza il seno di una donna si trasforma, e qualche volta può fare male. Vediamo i casi in cui ci si deve rivolgere al medico
Fin dalle primissime fasi della gravidanza, il seno di una donna subisce una vera trasformazione, perché per stimolo di un ormone, la prolattina, comincia a prepararsi per diventare mezzo di nutrimento per il bebè. Così le ghiandole mammarie si gonfiano, e il seno appare più turgido, ma spesso anche dolente al tatto, e ipersensibile.
Si tratta di uno dei più chiari sintomi di gravidanza, che si manifesta in genere fin dalla prima settimana dal concepimento, e che si accentua con il passare del tempo. Durante tutto il primo e il secondo trimestre il seno può fare male, le vene diventano evidenti sottocute, l’areola dei capezzoli di scurisce e compaiono piccole vescicolette che altro non sono che ghiandole sebacee stimolate dagli ormoni.
Tutte queste trasformazioni sono del tutto fisiologiche, non c’è da preoccuparsi, ma per evitare di sollecitare troppo le mammelle, è bene che la donna incinta acquisti reggiseni confortevoli premaman e applichi degli oli emollienti e nutrienti, come l’olio di mandorle dolci, per mantenere la cute elastica e prevenire le smagliature.
Intorno al sesto mese di gravidanza, poi, i capezzoli cominciano a secernere un liquido sieroso chiamato colostro, precursore del latte. Anche questo è un fenomeno fisiologico normale che seppur un po’ fastidioso non deve preoccuparci. Infatti a partire dalla 15m settimana entra in gioco un altro ormone, oltre alla prolattina, detto lattogeno placentare in quanto secreto dalla placenta. In questa fase si ramificano i dotti galattogeni per la produzione del latte, le mammelle diventano voluminose e cominciano a produrre il colostro.
Ci sono donne che manifestano dolore al seno durante tutta la gravidanza, e altre che non soffrono quasi per nulla, anche in questo caso conta molto la sensibilità individuale. Tuttavia, quando il dolore al seno diventi bruciante, si irradi fino all’ascella oppure si percepiscano dei noduli sottopelle, che non siano le ghiandole mammarie, è bene sottoporsi ad una visita senologica dal proprio ginecologo. Le statistiche, infatti, ci dicono che anche durante la gravidanza è possibile sviluppare un tumore alla mammella, ragion per cui la prudenza non è mai troppa. Per saperne di più ecco un video informativo.