Crescita
La medicina ortomolecolare nei casi di ADHD dei bambini funziona?
La sindrome da iperattività e deficit dell’attenzione (ADHD) si può curare nei bambini con la medicina ortomolecolare? Scopriamo di che terapia si tratta e se è efficace
La sindrome ADHD (iperattività e deficit dell’attenzione) si può curare con l’alimentazione? Secondo i fautori della medicina ortomolecolare pare proprio di sì. Le due cose sono strettamente legate, perché la medicina ortomolecolare, che fa parte della grande famiglia delle terapie olistiche che si dissociano dalla medicina tradizionale che va solo a “spegnere” i sintomi di una malattia attraverso farmaci con effetti collaterali, si basa sull’azione benefica dei micronutrienti.
Questi altro non sono che i principi nutritivi che il nostro organismo assimila attraverso il cibo che ingeriamo, di cui abbiamo bisogno per vivere. Ma da sempre – fin dai tempi di Ippocrate – sappiamo che gli alimenti non sono solo “carburante” per il nostro organismo, in realtà essi possono essere la nostra medicina, oppure il nostro veleno.
Tornando alla sindrome ADHD, una volta che si sia giunti alla diagnosi certa, in genere ai genitori vengono presentate, a seconda della gravità del caso, diversi approcci terapeutici. I più efficaci sono quelli multimodali che associano la somministrazione di farmaci psicostimolanti (solo se e quando strettamente necessario), a un percorso terapeutico comportamentale da mettere in pratica sia in casa, in famiglia, che a scuola con l’ausilio dell’insegnante di sostegno.
Tuttavia, ultimamente si parla molto di un trattamento diverso per l’ADHD, più legato alla componete nutrizionale. Infatti si pensa che alcune carenze nutritive – soprattutto di minerali, aminoacidi essenziali, acidi grassi e vitamine – possa ripercuotersi sul corretto sviluppo cerebrale e neurologico del bambino e sull’attività elettrica neuronale. Insomma, in pratica curare l’ADHD, ma anche altri disturbi psicofisici e le malattie autoimmuni, potrebbe essere possibile anche solo introducendo nella dieta del bambino i micronutrienti di cui è carente, attraverso integratori alimentari modulati sulla sue esigenze e un cambio drastico del regime alimentare quotidiano.
In questo modo l’assimilazione delle sostanze nutritive è sicura e i benefici sono conseguenti. La medicina ortomolecolare si basa sul principio che sempre più la nostra alimentazione base è carente di “nutrimento” “vero” e per di più potenzialmente tossica perché inquinata da sostanze chimiche e perché depauperata a causa dei trattamenti sofisticati di conservazione a cui i cibi vengono sottoposti. I bambini che si alimentano solo di cibi confezionati, ricchi di calorie ma vuoti nutrizionalmente, possono perciò non solo rischiare il sovrappeso e le malattie connesse, ma anche disturbi della sfera neuro-comportamentale.
Come anticipato, la medicina ortomolecolare è agli inizi, ma sembra aver già dato dei buoni risultati. Se il vostro bimbo soffre di ADHD, la cosa migliore da fare è provare a parlare di questa nuova terapia olistica con il pediatra, e informarvi sui medici specialisti (certificati) della vostra zona. E’ importante operare sempre in accordo con il pediatra e con il neurologo che seguono il bambino.
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