Salute e benessere
Ritorno a scuola: le preoccupazioni dei genitori
Per il ritorno a scuola a settembre 2020, quali sono le maggiori preoccupazioni dei genitori?
Ritorno a scuola a settembre 2020, quali sono le maggiori preoccupazioni dei genitori? Innanzitutto, mamme e papà, ma anche studenti e addetti ai lavori, si chiedono se arriveranno in tempo le linee guida definitive del Ministero della Salute e del Ministero dell’Istruzione per poter ripartire in tutta sicurezza. E garantire la salute di tutti. Ma è proprio il tema della salute quello a dare maggiori preoccupazioni ai genitori italiani in vista del back to school.
Bianca Parravicini, fondatrice della Andersen International School e direttrice da 20 anni della scuola, spiega quali sono le principali preoccupazioni dei genitori. Genitori che in questi giorni cercano di informarsi per capire come saranno sistemati banchi e aule, quali saranno protocolli e linee guida. La salute dei bambini deve venire prima di tutto.
A ogni scuola viene certamente richiesto un notevole sforzo logistico per evitare i tanto temuti assembramenti, oltre che un continuo aggiornamento sulle linee guida dettate dal Ministero.
Le scuole, come quella fondata nel 2001 nella zona Est di Milano, devono avere il tempo per prepararsi. Ad esempio attraverso un rientro graduale, come avverrà nella Andersen, dove le lezioni inizieranno il primo settembre. Devono essere ripensati gli spazi e sicuramente le scuole che hanno a disposizione più posto sono favorite. Mentre quelle che già devono fare i conti con classi pollaio, mancanza di personale, locali non adeguati faranno inevitabilmente più fatica.
Tante le soluzioni che potrebbero essere adottate: entrate da punti di accesso diversi in base alla fascia di età, percorsi predefiniti e indicati con segnaletica apposita per non creare assembramenti, evitare le classi pollaio, sia per dare un servizio didattico migliore, sia per evitare problemi legati al distanziamento che dovrà essere garantito in ogni momento della giornata scolastica. Ai bambini verrà chiesto un grande sforzo, ma come hanno già dimostrato nei centri estivi, loro hanno grandi capacità di adattamento.
A giudicare dalla risposta dei nostri bambini durante il summer camp sono molto iduciosa per la ripresa della scuola: complice l’entusiasmo di rivedere compagni e maestre dopo mesi, i bambini hanno seguito passo passo le indicazioni imposte dalla nuova routine scolastica. Sono convinta che si verificherà lo stesso l’1 settembre e che tutto procederà per il meglio, dopo qualche giorno per comprendere e interiorizzare le nuove regole e la nuova disposizione degli spazi. Certo, sarà richiesto un impegno maggiore agli studenti, agli insegnanti e a tutto il personale scolastico, ma si tratta solo di superare lo scoglio iniziale e di puntare sul senso di responsabilità di tutti.
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