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Giochi da tavolo: perché sono importanti per i bambini e come avvicinarli
Se sei un appassionato di giochi da tavolo e la tua serata ideale è quella trascorsa in compagnia di familiari e amici a indovinare parole, abbattere navi nemiche o costruire più edifici degli avversari è probabile che tra i tuoi desideri ci sia quello di trasmettere ai tuoi figli l’amore per tabelloni, pedine, dadi, card.
Qui di seguito proveremo a capire insieme perché è un bene avvicinare fin da piccoli i bambini ai giochi da tavolo e come poterlo fare.
I giochi di società stimolano curiosità, capacità intellettive e creatività dei più piccoli
Soprattutto se sono giochi universo come Cluedo o 7 Wonders, i giochi di società aiutano i bambini a esercitare quel pensiero narrativo che è così utile in molte circostanze quotidiane e, cioè, a formulare scenari di volta in volta diversi e che richiedono di intervenire diversamente. La maggior parte dei giochi da tavolo allenano le capacità di problem solving dei giocatori, piccoli e grandi: si pensi in questo senso a quello che succede con i mattoncini di Jenga. Giocando si possono stimolare i piccoli a cercare soluzioni diverse da quelle standard, allenando così il cosiddetto pensiero laterale. Ci sono giochi, come il classico Monopoly, che possono essere sfruttati per far familiarizzare i più piccoli con l’idea del rischio. Altri, come battaglia navale, in cui battere l’avversario è parte fondamentale del gioco possono servire a stimolare lo spirito di competizione dei bambini.
Giochi da tavolo: che caratteristiche devono avere per giocarci con i bambini
Per avvicinare i bambini ai giochi da tavolo la cosa più importante è iniziare dai giochi giusti. In commercio ci sono oggi molti giochi di società per tutta la famiglia: il suggerimento è di far attenzione sempre all’età minima consigliata o di rivolgersi al proprio negozio di giocattoli di fiducia, come Nano Bleu a Milano, per delle dritte. Più le regole del gioco sono semplici e intuitive e più dovrebbe risultare facile coinvolgere il bambino nelle partite. In genere aiuta anche il fatto che l’obiettivo sia chiaro fin dal momento in cui si inizia a giocare, come lo è per esempio raggiungere per primi l’ultima casella del gioco dell’oca. La possibilità di variare leggermente regole e modalità di gioco quando tra i giocatori ce ne sono di più piccoli è un altro trucco che in genere rende i giochi da tavolo più di gradimento dei bambini che non hanno, per esempio, tanta pazienza da sopportare sessioni molto lunghe. Spesso sottovalutata, anche una grafica colorata, accattivante e che riprenda motivi e personaggi noti è d’aiuto per avvicinare i bambini ai giochi di società: ciò spiega l’abbondanza di versioni dedicate a cartoni animati e film d’animazione.
I migliori giochi da tavola per famiglie
Quelli già citati nel corso dell’articolo sono alcuni dei migliori giochi da tavolo con cui iniziare a giocare con i bambini. Tra le proposte più adatte alle famiglie, però, ci sono anche altri grandi classici come Pictionary e Scarabeo che richiedono ai giocatori rispettivamente di indovinare la parola corretta partendo da un semplice disegno e di comporre parole di senso compiuto date una serie di lettere casuali. Chi cerchi qualcosa di più movimentato potrebbe provare invece Twister, il famoso gioco dove bisogna spostarsi mettendo mani e piedi sulle caselle del colore di volta in volta indicato sul tabellone.