Istruzione
Come spiegare ai bambini la differenza tra filastrocca e poesia?
Spiegare ai bambini la differenza tra filastrocca e poesia è semplicissimo, anche perché si può fare ricorso a diversi esempi chiarificatori.
Come spiegare ai bambini la differenza tra filastrocca e poesia? Anche se sono due generi simili, non sono uguali. Fortunatamente, si tratta di un concetto facilmente comprensibile, anche ai più piccoli.
Come spiegare ai bambini la differenza tra filastrocca e poesia
Che differenza c’è tra la filastrocca e la poesia? Spiegarlo ai bambini è davvero semplice, soprattutto perché si può ricorrere a diversi esempi chiarificatori. Innanzitutto, stiamo parlando di due generi simili ma non uguali. Tutte e due sono formate da versi e divise in strofe, ma hanno caratteristiche differenti. La filastrocca presenta sempre rime o assonanze, mentre la poesia può avere rime o assonanze ma essere anche priva di rima, quindi in versi sciolti.
La differenza principale, quindi, è una: la filastrocca ha le rime, mentre la poesia può anche non averle. Di seguito, un esempio di filastrocca:
Farfallina bella e bianca
vola vola e mai si stanca,
gira di qua,
gira di là
e sopra un fiore si va a posar.
Di seguito, un esempio di poesia:
È difficile fare le cose difficili:
parlare al sordo,
mostrare la rosa al cieco.
Bambini, imparate a fare cose difficili:
dare la mano al cieco,
cantare per il sordo,
liberare gli schiavi che si credono liberi.
Meglio la filastrocca o la poesia?
Per i bambini, è meglio la filastrocca o la poesia? Senza ombra di dubbio, la filastrocca, grazie alle rime, risulta molto più facile e divertente. La poesia, invece, può essere un po’ più difficile. Ovviamente, la scelta dipende dall’età dei bimbi. Nella scuola dell’infanzia e nei primi due anni della primaria si tende a preferire le filastrocche, oppure si scelgono poesie corte e di facile comprensione. Negli anni a seguire, invece, si opta per poesie via via più difficili.