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Salute e benessere

Dismorfofobia nei bambini e negli adolescenti: i campanelli da non sottovalutare

ragazza specchio

Cos’è e come si riconosce la dismorfofobia nei bambini e negli adolescenti? Vediamo i sintomi e la cura di questo disturbo.

Con l’avvento dei social, la dismorfofobia è aumentata tanto sia nei bambini che negli adolescenti. Si tratta di un disturbo che può portare a vivere disagi importanti, per cui è bene saper cogliere i primi campanelli d’allarme. Vediamo come si manifesta e cosa fare.

Dismorfofobia nei bambini e negli adolescenti: cos’è e come si riconosce?

La dismorfofobia, in gergo tecnico disturbo da dismorfismo corporeo, è una condizione che spinge quanti ne soffrono a percepire enormi alcuni difetti fisici della propria persona. Tutti noi abbiamo aspetti corporei che non ci piacciono, sia chiaro, ma quando questi vengono visti come uno scoglio insormontabile oppure ingigantiti significa che c’è una percezione distorta della realtà. Oggigiorno questa problematica è parecchio diffusa: bambini che si vedono in carne quando non lo sono, ragazzi che pensano di essere gracili quando in realtà hanno un corpo muscoloso e via dicendo. I sintomi della dismorfofobia sono chiari:

  • guardarsi spesso e a lungo allo specchio, esaminando attentamente ogni dettaglio;
  • costanti confronti tra sé e gli altri;
  • lamentele continue e ripetute su alcune caratteristiche del proprio corpo (naso, rughe, forme, capelli, etc.);
  • timore di essere osservati e giudicati dagli altri per il proprio aspetto fisico;
  • curare in maniera ossessiva il proprio aspetto, cercando di nascondere ogni difetto;
  • paura di mostrarsi in pubblico.
  • fare eccessivo esercizio fisico per correggere presunti problemi di peso o muscolatura.

Generalmente, il disturbo da dismorfismo corporeo colpisce soprattutto gli adolescenti, ma inizia a manifestarsi intorno ai 10-12 anni. Questa problematica, ovviamente, causa ansia, stress e preoccupazioni ossessive.

Dismorfofobia nei bambini e negli adolescenti: cosa fare?

E’ bene sottolineare che è difficile che un genitore si accorga immediatamente della dismorfofobia. Il motivo è semplice: gli adolescenti sono molto critici nei confronti del proprio aspetto, per cui i primi campanelli di allarme possono essere tranquillamente ignorati pensando che si tratti del classico periodo ‘difficile’. Quando si nota qualcosa di strano, però, è consigliato spingere i bambini o i ragazzi ad iniziare una terapia cognitivo comportamentale.

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