Educazione
8 errori che dovresti evitare quando cresci un bambino
Crescere un bambino non è per nulla semplice: alle volte, i consigli che vengono dall’esperienza popolare, non sono la scelta giusta, scopri quali evitare.
Tutti noi, consapevolmente o meno, facciamo ricorso all’esperienza popolare in diversi campi della vita. La crescita dei nostri figli fa parte di questi. Prima di basarti su ciò che le nonne dicono sull’educazione dei bambini, però, è importante che tu conosca i consigli che psicologi e pediatri forniscono a proposito.
Già: non vogliamo dire che le nostre mamme o le nostre nonne hanno sbagliato con noi. Semplicemente, che i tempi sono cambiati, e che le esigenze dei piccoli sono diverse, così come l’ambiente che li circonda. Per questo, abbiamo voluto raccogliere di seguito alcuni degli errori più comuni che i genitori fanno quando crescono i propri figli.
8 errori da non fare quando si cresce un bambino
“Se lo prendi in braccio non si abituerà mai”, “Lascialo piangere, si calmerà da solo”, “Uno schiaffetto non ha mai fatto male a nessuno”. Queste e tante altre sono le frasi che ci sentiamo ripetere da sempre a proposito dei bambini, nostri o altrui. Tanto che ci abbiamo ormai fatto l’orecchio. Ma ciò non vuol dire che sia giusto. Ecco cosa non si dovrebbe fare con un bambino quando è in fase di crescita.
1. Tenerlo (sempre) in braccio
Si tratta di uno dei consigli che viene dalle nonne. Ma, se è vero che regala una più grande libertà alla mamma, tenere in braccio un bebè gli offre sicurezza e fiducia. I bimbi molto piccoli hanno bisogno costante affetto e del contatto corpo a corpo. Sono entrambi fondamentali per stabilire un legame forte e sano.
2. Colpirlo
Mai picchiare i bimbi, neanche con un semplice schiaffetto sul culetto o sulla manina. Tutti gli psicologi sono unanimi nel concordare su questa opinione. Per educare i propri figli, basta guardarli dritti negli occhi e parlare loro con voce ferma e decisa.
3. Lasciarlo piangere
I bambini molto piccoli possono avere ripercussioni negative se li lasciamo piangere a lungo senza consolarli. Così, anziché imparare la lezione, facciamo un grave danno minando il loro sviluppo emotivo e generando in loro uno stress tale da portarli ad essere diffidenti e ad avere una bassa autostima.
4. Coprirlo eccessivamente
Molti genitori hanno la tendenza a vestire eccessivamente i loro figli credendo che possano soffrire il freddo. Per questo, li coprono con strati di vestiti. Ma l’unica cosa che si ottiene così facendo, è che il bambino sudi e che si ammali veramente in quanto il sudore, non avendo la possibilità di evaporare, gli rimane addosso.
5. Scuoterlo
Per quanto tu possa sentirti frustrato se il tuo bambino non smette di piangere, non dovresti mai scuoterlo. Il possibile danno che ne deriverebbe può essere irreversibile. Lo scuotimento, infatti, fa muovere avanti e indietro il fragile cervello del piccolo che, all’interno del cranio, sarebbe soggetto a lividi e persino sanguinamento, con conseguenti danni cerebrali permanenti. Insomma, stai attenta.
6. Lasciarlo da solo sul fasciatoio
Non importa che ti sembri stare immobile. I bambini sono imprevedibili, possono girarsi su loro stessi rotolando di lato. Da qui a cadere per terra da altezze più o meno importanti il passo è breve. Non fare l’errore di fare altro: prima finisci di cambiarlo, poi pensa al resto.
7. Farlo addormentare in braccio
Questo ce lo hanno sempre detto, ed in effetti hanno ragione. Se il bambino si addormenta molto più velocemente in braccio, è meglio non farlo abituare. All’inizio deve imparare a farlo da solo, ma noi possiamo stargli accanto raccontandogli una storia o cantandogli una ninna nanna.
8. Lasciarlo solo in macchina
Non importa che si tratti di una commissione di pochi minuti: i bambini non dovrebbero mai stare soli in auto, né in inverno, nè in estate. Nel primo caso perché non puoi mai sapere cosa possa succedere in tua assenza. Nel secondo perché, in estate, quando le temperature esterne sono altissime, quella all’interno dell’auto può superare i 50 °C.
Foto di joffi da Pixabay e di Ratna Fitry da Pixabay