Fiabe e Racconti
San Francesco e il lupo, la storia per bambini
La storia di come San Francesco d’Assisi addomesticò il Lupo di Gubbio: leggila ai tuoi bimbi nel giorno dedicato al Santo Protettore degli animali.
San Francesco e il lupo, è la storia per bambini (e adulti, per la verità) che vi proponiamo oggi per celebrare il giorno del Santo Protettore degli animali. San Francesco, vissuto tanto, tanto tempo fa, crebbe in una famiglia ricca. Quando conobbe Gesù imparò l’importanza di diverse cose molto più importanti dei soldi e, per questo, decise di vivere una vita semplice, amando Dio e aiutando gli altri.
La storia di San Francesco e il lupo
Non solo, Francesco amava tutti gli animali perché Dio li aveva creati e sapeva quanta importanza rivestissero nonostante alcuni di essi sembrassero spaventosi. Se Dio li amava, erano importanti anche per Francesco. Una volta venne convocato in un paese chiamato Gubbio. Gli abitanti qui, avevano un grosso problema: un lupo cattivo e affamato stava mangiando le loro pecore e le loro galline. Aveva persino ucciso alcune persone, e per questo tutti ne erano terrorizzati. Gli agricoltori erano preoccupati per i loro animali, i genitori per i loro figli e nessuno osava più uscire di casa, persino i cacciatori. Solo Francesco non aveva paura del lupo, ma pensò che qualcuno avrebbe pur dovuto aiutare quella gente. “Parlerò con questo lupo.” pensò.
Gli abitanti di Gubbio erano davvero felici che Francesco volesse aiutarli. Gli offrirono le loro migliori armi da caccia e i più resistenti scudi per proteggersi, ma lui non li volle. “Questo lupo non è mio nemico“, disse. “Non voglio ferirlo. E Dio mi proteggerà meglio di quanto potrebbe fare qualsiasi scudo». Così una donna condusse Francesco nella grotta dove il lupo viveva, e Francesco vi entrò.
All’inizio, il lupo si mostrò molto arrabbiato per essere stato disturbato “Chi è questo strano essere puzzolente?” pensò tra sé mentre ringhiava. “Non ha nemmeno bussato! Forse dovrei mangialo come mio spuntino di metà mattina”. Ma mentre strisciava verso Francesco, lui improvvisamente iniziò a parlargli. Il lupo fu sorpreso dalla dolcezza della sua voce. “Caro Lupo”, disse Francesco, “so che sembro gustoso, ma se mi mangi, ti verrà solo di nuovo fame. Non sarebbe meglio se tu avessi cibo per ogni giorno della tua vita?” Questo discorso sembrò allupo molo interessante, quindi si sedette e drizzò le orecchie.
Quando Francesco vide che aveva l’attenzione del lupo, continuò a parlare. “Sono qui per parlarti della gente di Gubbio. Sono persone molto simpatiche, ma se mangi tutte le loro pecore, avranno fame, e le persone affamate diventano irritabili, proprio come i lupi affamati. E pensa a i bambini. Sono tutti così spaventati da te che non possono più giocare fuori. Stare chiusi in casa tutto il tempo è davvero noioso!”
Il lupo continuava ad ascoltare, voleva che gli eugubini mangiassero e facessero giocare i bambini fuori, ma aveva anche bisogno di mangiare. Cosa avrebbe dovuto fare, allora? Francesco aveva pensato anche a questo problema. “Lupo!” disse: “Dio ti ha dato così tanti doni che non devi essere cattivo. Sei così forte e spaventoso, saresti un grande protettore per il villaggio! Se la gente di Gubbio promettesse di darti da mangiare, lo faresti? Custodiresti il villaggio e li terresti al sicuro?” Il lupo era d’accordo.
Quando gli eugubini seppero di questo piano, pensavano che Francesco fosse matto. Avrebbe mai potuto essere, quella creatura spaventosa, il loro protettore? Ma quando videro il bel rapporto tra l’animale e Francesco, iniziarono ad accettare l’idea. Il lupo era cambiato ed erano pronti a cambiare pure lo. Gli diedero, quindi, da mangiare a colazione, pranzo e cena e, in cambio, lui si assicurava che il villaggio fosse sicuro. Il lupo iniziò ad amare gli abitanti del villaggio e gli abitanti del villaggio amavano il lupo. E questo non ebbe mai più fame per il resto della sua vita.
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