Cronaca
Il razzismo spiegato ai bambini
Il razzismo spiegato ai bambini: perchè è importante affrontare l’argomento e come discutere del problema con i vostri figli
Razzismo, pregiudizi e odio: come spiegare tutto questo ai bambini? Il mondo in cui viviamo oggi, quello in cui stanno crescendo i nostri figli, per molti versi è molto diverso rispetto a quello di alcuni decenni fa. I pregiudizi purtroppo esistono da sempre, ma oggi si percepisce un maggiore odio, una maggiore intolleranza, un minore rispetto nei confronti di chi ha un colore della pelle diverso.
In un mondo che dovrebbe andare verso una sempre maggiore apertura mentale e inclusione, ci ritroviamo a guardarci intorno e ad ammettere con tanta delusione che no, non siamo diventati delle persone migliori.
La speranza che molti di noi coltivano è quella che le future generazioni, i nostri bambini, possano portare finalmente quel cambiamento di cui c’è davvero bisogno.
Perché non bisogna ignorare la questione
I nostri figli stanno crescendo in un mondo caratterizzato da proteste, violenze, un mondo paralizzato da una pandemia scoppiata a causa dei nostri comportamenti scorretti. Stanno sperimentando sulla propria pelle le conseguenze dei nostri errori, e probabilmente saranno proprio loro, gli adulti del domani, ad aprire gli occhi e a mostrare più rispetto verso chi li circonda e verso il Pianeta in cui vivono.
Un simile processo non può avvenire da solo. I genitori hanno un importante compito, ovvero quello di crescere ed educare dei figli consapevoli. Per questo motivo, di fronte a una tematica come quella del razzismo, il silenzio e l’indifferenza non devono e non possono mai rappresentare un’opzione.
È importante parlare con i propri figli in merito alle problematiche che affliggono la società. È importante spiegare loro perché non è giusto discriminare. Bisogna far loro comprendere che al mondo siamo tutti diversi, ma tutti uniti.
Il razzismo spiegato ai bambini: come affrontare il discorso?
L’Unicef fa sapere che i bambini iniziano a porsi domande in merito alle altre persone e al loro aspetto fisico intorno ai 5 anni di età.
Probabilmente vi sarà capitato di trovarvi al supermercato insieme a vostro figlio, e di dover rispondere a domande in merito al colore della pelle della persona in fila alla cassa accanto. Questo è il momento in cui potreste gettare le basi per affrontare il discorso.
Potreste spiegare che al mondo siamo tutti uguali, ma che a nostro modo ognuno di noi è unico. Nel farlo, utilizzate un linguaggio appropriato all’età del bambino. Evitate di rimproverare il piccolo per le sue domande. È normale essere curiosi a quest’età, ed è proprio il compito di un genitore quello di spiegare ai piccoli che non c’è nulla di strano in chi ha un colore della pelle diverso dal proprio.
Crescendo, tenete in considerazione che i bambini cominceranno ad essere esposti alle news dei social media e dei notiziari. Durante la preadolescenza, parlate con i vostri figli confrontandovi e chiedendo loro cosa hanno compreso in merito a questo argomento.
Prestate inoltre attenzione alla vostra cerchia di amicizie. Frequentate delle persone appartenenti ad etnie diverse o con un diverso colore della pelle? Fate immergere il vostro bambino in culture ed etnie diverse, arricchendo così la vostra e la sua vita.
Per finire, siate un buon modello da seguire. Lo diciamo spesso, ma non fa mai male ripeterlo: per i nostri figli, noi siamo in qualche modo dei modelli di vita. Il modo in cui agiamo è più importante di qualunque discorso o parola possiamo pronunciare, non dimenticatelo!
https://bebeblog.lndo.site/post/2335/bambini-e-razzismo-quando-intervenire
via | Unicef
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