Scuola
Inserimento all’asilo nido o ambientalismo?
Inserimento all’asilo nido o ambientalismo? L’esperta spiega la differenza che i genitori di bambini piccoli devono conoscere.
Inserimento all’asilo nido o ambientalismo all’asilo nido? Sono due termini che potrebbero sembrare sinonimi e che, comunque, riguardano entrambi lo stesso fondamentale momento che caratterizza la vita di molte famiglie: l’ingresso del proprio piccolo nella prima scuola. Mamma e papà devono andare al lavoro e, anche in caso di bambini molto piccoli, l’asilo nido potrebbe essere l’unica soluzione.
Recenti studi hanno detto che l’asilo nido migliora lo sviluppo emotivo dei bambini. Per molti genitori è una delle soluzioni ottimali per il rientro al lavoro di solito della mamma, se non ci sono nonni o baby sitter e se si preferisce questa scelta.
Non una decisione facile: si lascia per la prima volta il proprio figlio a persone che, di fatto, non si conoscono, mentre per lui è il primo grande passo nella società. Già di per se scegliere la struttura giusta è complicato. A questo dobbiamo poi aggiungere il temuto inserimento al nido. Ma se al posto di parlare di inserimento si parlasse di ambientalismo?
Margherita Fassari (Coordinatore Psico-pedagogico Centrale di Crescere Insieme e Psicologa dello Sviluppo) sottolinea che inserimento e ambientalismo sono cose nettamente diverse. Gli addetti ai lavori da tempo preferiscono il secondo termine, mentre tra genitori e nonni non se ne sente parlare. Con l’ambientalismo, che accompagna i piccoli alla prima esperienza fuori di casa, stress, ansie e paure sono ridotte ai minimi termini.
Inserire significa introdurre un nuovo elemento in un altro ben definito, dal latino in- serere. Il risultato è quello di accompagnare un piccolo con tutte le sue routines e abitudini in un contesto nuovo, precisamente delineato e diverso in cui pian piano dovrà abituarsi a nuove routines. Ambientare significa invece adattare n elemento all’ambiente ricercando la massima armonia, entrando in sintonia con l’ambiente stesso. Il termine è particolarmente utilizzato in architettura e proprio in questa accezione rende perfettamente l’idea del raggiungimento di una nuova armonia che sarà la risultante dell’ordine e della coerenza dei nuovi elementi introdotti nell’ambiente. Ambientare un bambino nel nuovo contesto significa dunque modificare il contesto precedente (famiglia) e quello nuovo (nido) con un processo di armonizzazione che coinvolge tutte le figure educative e tutti gli spazi-ambiente.
L’ambientalismo coinvolge attivamente le figure di riferimento dei bambini, come genitori e anche nonni, per far diminuire le tensioni che, inevitabilmente, ci sono in un momento così importante per i più piccini. E per tutta la famiglia.
Foto Pixabay