Fiabe e Racconti
Festa del papà, la storia da raccontare ai bambini
Festa del papà, la storia da raccontare ai bambini per riflettere insieme a loro sulla qualità del tempo passato insieme.
Inizia marzo, il mese della Festa del papà. Tra i tanti modi per celebrarla con i bambini, oltre lavoretti, poesie, ricette e regali, possiamo raccontare ai piccoli di casa una storia legata al rapporto tra padre e bambino. Ricordiamo sempre come, in un’epoca nella quale tutti siamo assorbiti da lavoro ed impegni vari, il tempo è l’unica cosa veramente preziosa che possiamo donare ai nostri figli. E la storia che segue ce lo insegna. Che ne dite di raccontarla ai bambini e di spingerli ad una riflessione? Questo è già un ottimo modo per ascoltarli, passare del tempo con loro ed allo stesso tempo educarli.
Storia per la Festa del papà, Un Padre impegnato
Il padre di Alberto era un uomo molto importante e molto impegnato che lavorava così tante ore da dover stare in ufficio spesso anche nei fine settimana. Una domenica Alberto si svegliò presto, e quando sentì il padre aprire la porta di casa per andare in ufficio, corse a chiedergli:
– Perché devi andare a lavorare oggi, papà? Potremmo suonare insieme …
– Non posso. Ho alcune questioni molto importanti da risolvere.
– E perché sono così importanti, papà?
– Beh, perché se vanno bene, saranno un ottimo affare per l’azienda.
– E perché saranno un grande affare?
– Beh, perché l’azienda guadagnerà molti soldi e io potrei essere promosso.
– E perché vuoi essere promosso?
– Beh, per avere un lavoro migliore e guadagnare di più.
– Che bello! E quando avrai un lavoro migliore, potrai giocare di più con me?
Il padre di Alberto era premuroso, così il ragazzo continuò con le sue domande.
– E perché hai bisogno di guadagnare di più?
– Bene, per avere una casa più grande e bella, così potrai avere più cose.
– E perché vogliamo una casa più grande? Per salvare tutte quelle cose nuove?
– No figliolo, perché con una casa più grande staremo più a nostro agio e potremo fare più cose.
Alberto esitò un attimo e sorrise.
– Potremo fare più cose insieme? Grande! Allora vai veloce. Aspetterò finché non avremo una casa più grande.
Sentendo ciò, il padre di Alberto chiuse la porta senza uscire. Alberto stava crescendo molto velocemente e suo padre sapeva che non avrebbe aspettato così a lungo. Così si tolse la giacca, posò il computer e l’agenda e, mentre si sedeva a giocare con un Alberto sorpreso e contento, disse:
– Penso che la promozione e la nuova casa possano aspettare qualche anno.
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