Istruzione
Le Ceneri spiegate ai bambini con parole semplici
Le Ceneri spiegate ai bambini, come raccontare con parole celebri cosa simboleggia tale celebrazione per i cattolici cristiani.
Mercoledì 17 febbraio 2021 si celebrano le Ceneri. Avrà così inizio la Quaresima, ovvero il periodo di quaranta giorni che ci condurrà alla Pasqua. Se volete cogliere l’occasione per spiegare le Ceneri ai bambini in maniera semplice e facilmente comprensibile dai piccoli, vi spieghiamo come farlo.
Le Ceneri spiegate ai bambini
Le Sacre Ceneri rappresentano, per i cristiani cattolici, un giorno di penitenza. In questo giorno, specie dopo i bagordi e il divertimento del Carnevale (che ha avuto inizio a Natale per festeggiare la nascita di Gesù), si decide di iniziare un periodo di piccoli grandi sacrifici mettendosi nelle mani di Dio. E’ l’occasione, in sostanza, di redimersi, di allontanarsi dai propri peccati e di abbandonare le proprie abitudini negative. Il rito delle Ceneri è, quindi, simbolo di penitenza, di chiedere scusa. Un tempo tale mercoledì era giorno di totale digiuno. Oggi, invece, ci si limita ad evitare la carne e ad abbandonare gli eccessi.
L’imposizione delle Ceneri spiegate ai bambini
In tale giorno avviene la cosiddetta “imposizione delle Ceneri” da parte del sacerdote: nell’ambito di tale cerimonia, quest’ultimo sparge un pizzico di cenere benedetta sul capo dei fedeli. Ciò segna l’inizio di un importante cambiamento nel cuore di chi crede in Dio. Mentre procede all’imposizione delle Ceneri, il sacerdote pronuncia questa frase «Convertitevi e credete al Vangelo!».
Cosa sono le Ceneri
“Memento homo, quia pulvis es et in pulverem reverteris“, ovvero: «Ricordati uomo, che polvere sei e polvere ritornerai». Queste sono le parole pronunciate da Dio ad Adamo quando lo caccia dal giardino dell’Eden e lo condanna alla fatica del lavoro e alla morte. Le Ceneri sono – di fatto – quanto ricavato dall’usanza di ardere i rami secchi d’ulivo benedetti durante la Domenica delle Palme dell’anno precedente. Il loro uso è inteso come segno di conversione. Dopo la cerimonia, inizia un periodo di quaranta giorni segnato da buoni propositi e volontà di cambiamento, nonché di pentimento dei propri peccati.
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