Gravidanza
Vaccinazioni in gravidanza contro influenza e pertosse, in attesa del vaccino anti Covid
Gli esperti consigliano alle donne in dolce attesa di eseguire le vaccinazioni in gravidanza contro influenza e pertosse.
Vaccinazioni in gravidanza, quali fare? Gli esperti non hanno dubbi: in attesa del vaccino contro il coronavirus, le donne in dolce attesa dovrebbero proteggersi da influenza e pertosse. Proteggendo così anche i loro piccoli. È quello che hanno consigliato esperti immunologi, infettivologi e pediatri di tutto il mondo in occasione del 3° Congresso dell’Associazione Mondiale per le Malattie Infettive e i Disordini Immunologici (WAidid).
Gli esperti sottolineano che l’immunizzazione in gravidanza è l’unica arma per proteggere nei primi sei mesi di vita il neonato e il lattante, perché prima non potrà essere sottoposto alla vaccinazione contro l’influenza e alle prime dosi del vaccino esavalente. Non dimentichiamo che la pertosse ha un’alta morbosità e mortalità proprio nei primi mesi di vita. E colpisce nel 60% dei casi bambini con meno di un anno. Mentre l’influenza in gravidanza può avere complicanze che possono mettere a rischio la salute della mamma e quella del bambino.
Vaccinazioni in gravidanza, l’importanza dell’immunizzazione materna
Susanna Esposito, Professore Ordinario di Pediatria all’Università di Parma e Presidente WAidid , sottolinea l’importanza della vaccinazione in gravidanza:
L’immunizzazione materna presenta pochissimi rischi e diversi benefici. Sia per la donna sia per il bambino. Non c’è quindi alcun motivo per non consigliare la vaccinazione a una donna in gravidanza, considerando che in questo periodo della vita il suo sistema immunitario può essere alterato e, di conseguenza, sono più alte le possibilità di incorrere in malattie come l’influenza e di sviluppare complicanze che in alcuni casi, purtroppo, possono essere anche gravi. Oggi in Italia e in altri paesi del mondo la somministrazione è prevista già a partire dai primi tre mesi di gravidanza, si tratta di sensibilizzare e informare maggiormente le neo-mamme, incoraggiarle a proteggere sé stesse e il bambino, incrementando così il tasso di accesso alla vaccinazione.
Raccomandazioni ancora più valide in piena emergenza da Coronavirus.
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