Cronaca
Donatori di staminali con etnia mista per salvare un bambino di 3 mesi
Una famiglia canadese è alla ricerca di donatori di staminali con etnia mista per provare a salvare il loro bambino di tre mesi
A Winnipeg, nella provincia canadese di Manitoba, c’è un bambino di tre mesi che si chiama Boston De Castro che combatte per sopravvivere. A questo bimbo è stata diagnosticata una rara malattia immunitaria che si chiama linfoistiocitosi emofagocitica o HLH. Una patologia molto grave e che si può curare con un trapianto di cellule staminali emopoietiche.
La cosa grave è che il bambino è in condizioni molto serie e adesso lo stanno curando con la chemioterapia e gli steroidi. Una terapia che serve a tamponare gli effetti della malattia ma che non lo farà mai guarire. La famiglia, che vive in Canada, ha lanciato un appello per rivolgersi a tutte le persone del mondo, per dare una chance di sopravvivenza al loro bambino.
Donatori di staminali con etnia mista
La richiesta è quella di iscriversi al registro dei donatori per provare a dare una mano al piccolo Boston, ma anche a tutti i bimbi nella sua situazione. In particolare l’appello è rivolto alle persone di etnia mista, come Boston, in modo da avere più possibilità di trovare un donatore compatibile. La famiglia si rivolge alle persone metà caucasiche e metà filippine.
Secondo la dottoressa Sarah Jasmine del Canadian Blood Services, il 66% del database delle cellule staminali è caucasico e solo il 3,5% è di origine etnica mista. Ciò vuol dire che sono troppo poche per offrire una guarigione al bambino.
Boston De Castro ha iniziato a stare male un paio di settimane fa, aveva la febbre e sembrava un malessere temporaneo. Poi però fegato e milza si sono ingrossati e la conta ematica è scesa vertiginosamente. I medici hanno fatto una biopsia al midollo osseo e hanno scoperto che il bambino era affetto dalla linfoistiocitosi emofagocitica.
Speriamo che qualcuno possa aiutare il bambino e salvargli la vita, ha solo tre mesi e sta combattendo una battaglia più grande di lui.
Potete trovare altre informazioni sulla pagina Help Save Boston su GoFundMe.
via | cbc