Alimentazione per bambini
Troppe microplastiche per i bambini allattati artificialmente
I bambini allattati con il latte artificiale ingeriscono troppe microplastiche. La plastica è onnipresente nelle nostre vite, in molti casi nemmeno ce ne accorgiamo più. Allattare i neonati con il latte artificiale capita abbastanza spesso e per tante ragioni, a volte per scelta e tante altre per necessità, ma bisogna farlo sempre in sicurezza. I contenitori di plastica, scaldati ad alte temperature rilasciano milioni di microplastiche che vengono ingerite dai neonati. Solo che i produttori del latte artificiale consigliano le alte temperature per sterilizzare i contenitori, e quindi non c’è modo di evitare questo problema.
La plastica va evitata il più possibile e sostituita con materiali più ecologici e sicuri, come ad esempio il vetro. Questo vale per i bimbi, ma in generale per ogni aspetto della nostra vita. I neonati e i bambini piccoli invece si ritrovano a ingerire milioni di microplastiche e trilioni di nanoplastiche, che sono particelle ancora più piccole.
Bambini: latte artificiale e microplastiche
A lanciare l’allarme è il quotidiano The Guardian che ha pubblicato i risultati di una nuova ricerca condotta al Trinity College di Dublino, in Irlanda. Gli scienziati hanno spiegato che quando sterilizziamo le bottiglie di plastica ad alta temperatura e prepariamo il latte artificiale, vengono rilasciate milioni di microparticelle di plastica. Le microplastiche vanno nel latte e i bambini le ingeriscono, ogni giorno, più volte al giorno, per anni.
Il problema riguarda tutti noi, le microplastiche e le nanoplastiche vengono rilasciate ogni volta che scaldiamo la plastica ad alte temperature. Quindi accade nelle bottiglie e nei biberon, ma anche quando prepariamo il cibo nei contenitori di plastica, ad esempio se cuciniamo o scaldiamo alimenti nel microonde. In parte accade anche quando conserviamo i cibi caldi nei contenitori di plastica, sarebbe bene farli raffreddare o almeno intiepidire.
Nel caso dei neonati dobbiamo stare ancora più attenti, provare a trovare delle soluzioni e magari informarsi su delle alternative.
via | repubblica
Foto di oknesanofa e Manuel Pacheco da Pixabay