Salute e benessere
Picacismo nei bambini, cos’è e come si cura
Tutto quello che c’è da sapere sul picacismo, disturbo del comportamento alimentare che può colpire anche i più piccoli
Cos’è il picacismo e come si manifesta nei bambini ma, soprattutto, come si cura? Andiamo con ordine. Noto anche come “allotriofagia”, costituisce un disturbo del comportamento alimentare piuttosto bizzarro. Non si tratta, infatti, di pura golosità, ma di un impulso irrefrenabile che spinge i piccoli, ma anche gli adulti, a mangiare determinate cose. Scopriamone di più.[related layout=”big” permalink=”https://bebeblog.lndo.site/post/186556/7-consigli-per-evitare-i-capricci-dei-bambini-a-tavola”][/related]
Cos’è il picacismo
Come anticipato, si tratta di un disturbo alimentare che, nei fatti, spinge il bambino a mangiare sostanze strane e assolutamente non commestibili quali terra e sassi, gomma, bottoni, cotone, detersivi, capelli, carta, feci. Deve il suo nome alla gazza pica-pica nota per la sua abilità nell’adattarsi in ambito alimentare e mangiare indiscriminatamente tutto ciò che trova. Si tratta di un disturbo piuttosto raro intorno al quale esistono oggi pochi studi e certezze ma anche parecchio interesse, specie sotto l’aspetto psichiatrico correlato. Nei bambini si manifesta più frequentemente nell’età compresa tra 3 e 6 anni ed ancora più frequentemente in quelli che sono affetti da celiachia o da parassiti.
Significato di picacismo
Con il termine picacismo si intende letteralmente un’alterazione del senso del gusto e, allo stesso tempo, un disturbo alimentare determinato dal desiderio di mangiare sostanze non nutritive, non commestibili o di cattivo sapore. Si può parlare di disturbo nel momento in cui tale abitudine permane nel soggetto per più di un mese. [related layout=”big” permalink=”https://bebeblog.lndo.site/post/221445/dieta-vegana-per-bambini”][/related]
Come si cura il picacismo
Il picacismo nei bambini può comparire spontaneamente, durare per diversi mesi e poi scomparire altrettanto spontaneamente. Non esistono ancora delle cure adatte ma si può iniziare con un’analisi delle cause che ne stanno alla base (la volontà dei piccoli di attirare l’attenzione dei genitori, ad esempio) e trattarle con un’adeguata terapia psicologica. Una “variante” del disturbo si manifesta nei desiderio di ingerire alimenti crudi come patate, ghiaccio, farina, pasta, carne. Ovviamente non si può parlare di picacismo nei bambini di età inferiore ai due anni, nei quali non si è ancora delineata una consapevolezza alimentare, che portano alla bocca qualsiasi cosa si ritrovino in mano per pura curiosità.
Photo | Pixabay