Scuola
Fini più alti, il video per proteggere la scuola pubblica italiana
“Fini più alti” è un video creato per sensibilizzare tutti sull’importanza e sulla fragilità della scuola pubblica italiana.
[mp-video id=”221267″ title=”Fini più alti” content=”Fini più alti, una campagna per difendere la scuola. Nella Costituzione italiana troviamo scritto: “La Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica. L’arte e la scienza sono libere e libero ne è l’insegnamento. La Scuola è aperta a tutti”.” provider=”youtube” image_url=”https://i.ytimg.com/vi/sT19CeC5JEc/hqdefault.jpg” thumb_maxres=”0″ url=”https://www.youtube.com/watch?v=sT19CeC5JEc&feature=youtu.be” embed=”PGRpdiBpZD0nbXAtdmlkZW9fY29udGVudF9fMjIxMjY3JyBjbGFzcz0nbXAtdmlkZW9fY29udGVudCc+PGlmcmFtZSBjbGFzcz0nbXBfdmlkZW9fdGhlbWUgaWZyYW1lX19tcF92aWRlb190aGVtZScgc3JjPSJodHRwczovL2JlYmVibG9nLmFkbWluLmJsb2dvLml0L3ZwLzIyMTI2Ny8iIGFsbG93ZnVsbHNjcmVlbj0idHJ1ZSIgd2Via2l0YWxsb3dmdWxsc2NyZWVuPSJ0cnVlIiBtb3phbGxvd2Z1bGxzY3JlZW49InRydWUiIGZyYW1lc3BhY2luZz0nMCcgc2Nyb2xsaW5nPSdubycgYm9yZGVyPScwJyBmcmFtZWJvcmRlcj0nMCcgdnNwYWNlPScwJyBoc3BhY2U9JzAnPjwvaWZyYW1lPjxzdHlsZT4jbXAtdmlkZW9fY29udGVudF9fMjIxMjY3e3Bvc2l0aW9uOiByZWxhdGl2ZTtwYWRkaW5nLWJvdHRvbTogNTYuMjUlO2hlaWdodDogMCAhaW1wb3J0YW50O292ZXJmbG93OiBoaWRkZW47d2lkdGg6IDEwMCUgIWltcG9ydGFudDt9ICNtcC12aWRlb19jb250ZW50X18yMjEyNjcgLmJyaWQsICNtcC12aWRlb19jb250ZW50X18yMjEyNjcgaWZyYW1lIHtwb3NpdGlvbjogYWJzb2x1dGUgIWltcG9ydGFudDt0b3A6IDAgIWltcG9ydGFudDsgbGVmdDogMCAhaW1wb3J0YW50O3dpZHRoOiAxMDAlICFpbXBvcnRhbnQ7aGVpZ2h0OiAxMDAlICFpbXBvcnRhbnQ7fTwvc3R5bGU+PC9kaXY+”]
La scuola pubblica italiana è fragile e in pericolo, a suon di riforme, tagli e compromessi, l’offerta formativa e culturale che si dà ai bambini e agli studenti è sempre più povera. L’unico modo per avere menti pensanti è imparare a ragionare,studiare, avere una cultura e instillare in tutti i bambini la voglia di scoperta e di conoscenza. Un popolo che non investe sulla scuola e sull’apprendimento, è un popolo che fa marcia indietro.
Il regista Michele Pastrello ha creato il video “Fini più alti” che intende schierarsi dalla parte della scuola, far capire a tutti che è fragile e che va difesa a tutti i costi. Al video hanno partecipato Giorgia Cendron tre bambini, Antonio e Laura che hanno partecipato come attori e Serse che ha prestato la sua voce. Il video si apre con una citazione di Piero Calamandrei, uno dei membri dell’Assemblea Costituente:[quote layout=”big” cite=”Piero Calamandrei] “L’uomo non può essere libero se non gli si garantisce un’educazione sufficiente per prender coscienza di sé, per alzar la testa dalla terra e per intravedere, in un filo di luce che scende dall’alto in questa sua tenebra, fini più alti”. [/quote]
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La scuola va protetta e salvaguardata perché è la base da cui partono le nuove generazioni, bisogna insegnare e fare in modo che i bambini e i ragazzini di oggi diventano uomini consapevoli domani. Persone in grado di capire per chi e per cosa votano, perché bisogna ribellarsi, perché è necessario fare del proprio meglio.
Michele Pastrello spiega: [quote layout=”big” cite=”Michele Pastrello]“L’istruzione, le arti e la cultura sono irrinunciabili per una comunità. L’istruzione scolastica, obbligatoria fino ai 16 anni, e la scuola pubblica, in quanto accessibile a tutti, si rivelano come luoghi, istituzioni e strumenti fondamentali e irrinunciabili, perché è lì e in quel contesto che i bambini compiono, in autonomia dalla famiglia, i primi passi verso l’età adulta. Eppure la Scuola è, soprattutto negli ultimi anni, oggetto di tagli, tensioni, promesse non mantenute. Non parlo solamente del personale docente scolastico, tra i meno pagati in Europa; o del fatto che, secondo l’Eurostat, l’Italia è uno degli Stati dell’Ue che investe e spende meno per l’educazione. Il mio video è anche un monito molto antropico e palese, a ricordare che la Scuola è un bene prezioso e al contempo molto delicato. Quando parlo di fragilità non intendo solo soffitti che crollano. Parlo della fragilità di un sistema, di un ambiente, spesso nominato ma mai realmente valorizzato e quindi frangibile. La precarietà degli insegnanti, certo. Ma l’importanza di dare educazione e cultura alle nuove “fragili” generazioni. Una cultura che deve comprendere anche il rispetto e l’amore per tutto ciò che è “diverso” ai nostri occhi. Perché questo, volenti o nolenti, fa già parte della nostra realtà. Questo video parla di “tempi”, epoche. Parla di persone. Parla di storia. Parla di futuro. Parla di noi.” [/quote]
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