Gravidanza
Liquirizia in gravidanza, quali sono le controindicazioni
Nonostante rappresenti un alimento naturale, alla liquirizia assunta durante la gravidanza sono legati diversi rischi: ecco quali
Andate matte per la liquirizia? Se aspettate un bambino brutte notizie: dovrete prestarvi particolare attenzione riducendone drasticamente le quantità.
Nonostante costituisca un alimento naturale caratterizzato da alcune proprietà benefiche ben apprezzate durante la dolce attesa quali, ad esempio, quella legata alla facilitazione della digestione o alla protezione dell’apparato gastrointestinale, non è detto possa essere consumata a cuor leggero: alla liquirizia in gravidanza sono legate delle importanti controindicazioni.
Tra le virtù della liquirizia c’è il potere di alzare la pressione sanguigna. Se ciò può risultare gradito laddove sia bassa (molte future mamme soffrono di tale disturbo), viene da sè sia assolutamente sconsigliata alle ipertese, nelle quali potrebbe provocare innalzamenti pericolosi.
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Non solo: assumere quantità esagerate di liquirizia può comportare effetti collaterali anche sulla salute del bambino. Numerosi studi hanno riscontrato come la glycyrrhiza, sostanza contenuta al suo interno, può comportare il danneggiamento della placenta facilitando il passaggio di alcuni ormoni materni dannosi per il bambino. Tra questi il cortisolo (o ormone dello stress) il quale, seppur importante per il bebè, in grandi quantità risulta pericoloso.
Tra le possibili conseguenze sulla salute del bambino, la compromissione dello sviluppo cerebrale, la possibilità di disturbi comportamentali e cognitivi nonchè un quoziente intellettivo più basso rispetto alla media.
Se i medici, in generale, consigliano di non abusarne non superando il 1/2 grammo al giorno (in riferimento alla glycyrrhiza) e di evitarne, allo stesso tempo, un consumo prolungato, il discorso risulta più delicato nell’ambito di una gravidanza, durante la quale diventa ben più difficile definire la dose consentita. Si consiglia, quindi, di non consumare liquirizia durante la gravidanza, se non limitatamente a pochissime volte nell’arco dei 9 mesi di gestazione.