Scuola
Scuola, ortopedici: “Attenzione ai nuovi banchi: non sono studiati per la salute della schiena”
Si torna a scuola e ci saranno banchi nuovi per consentire il distanziamento sociale: i medici lanciano l’allarme sulle sedute.
In passato erano gli zaini. Potremmo iniziare così questa riflessione, perché alla vigilia dell’inizio della scuola, di solito, ci si fermava sempre a riflettere sui pericoli delle cartelle pesanti sulla schiena dei bambini. L’anno accademico 20/21 invece pare avere un nuovo problema, oltre al Covid 19, i nuovi banchi acquistati per consentire il distanziamento tra bambini e ragazzi.
È stato un errore “non consultare gli esperti prima dell’acquisto“. Sarebbe stato “un passo epocale acquistare finalmente arredi che privilegino la preservazione negli anni della integrità corporea degli studenti“. Lo scrivono, in una lettera inviata a diversi media e rivolta al Governo, 11 esperti di ortopedia. Nella lettera si legge:
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“Fra la scelta che è stata fatta e quella che sarebbe stato necessario fare in relazione agli studi scientifici per preservare la salute anatomica degli studenti, non ci sarebbe stata nessuna differenza di costo. Una vera, clamorosa occasione perduta, che farà danni molto gravi per i nostri ragazzi”.
Quali sono i problemi?
- Lo schienale della seduta, posto a livello dorsale, facendo sì che la colonna lombare si raddrizzi non avendo il minimo supporto.
- Il legno o la plastica dura a contatto con i glutei, dove scorre superficialmente il nervo sciatico provocano l’infiammazione della struttura.
- La profondità della seduta è unica, infatti non è prevista la differenziazione sulla base della diversa lunghezza della coscia degli studenti.
- L’altezza del tavolo è proporzionata all’altezza dello studente, non considerando che persone della stessa altezza possono avere comparti anatomici completamente diversi, così da essere dissimili da un punto di vista antropometrico; la dimensione anatomica degli alunni è sconosciuta ad inizio anno, quindi nell’acquisto degli arredi gli amministratori statali sono soliti acquistare arredi più grandi in quanto nel grande sta il piccolo mentre nel piccolo non sta il grande: da ciò ne possono conseguire ulteriori danni per gli studenti.
“Il banco che i ragazzi troveranno in classe sarà di una misura unica, non può esser quindi congruo per un ragazzo alto 1.70 e allo stesso tempo per uno alto 1.40. E’ difficile che si riesca a far coincidere queste necessità”.
Ha commentato Sandro Rossetti, responsabile di Ortopedia al Policlinico Portuense di Roma, che interviene sulla qualità ergonomica dei banchi acquistati dal commissario straordinario per l’emergenza Covid-19, Domenico Arcuri.
Via | Adnkronos