Cronaca
Riciclare i capi di abbigliamento dei bambini va di moda tra le mamme italiane
Cosa fare dei vecchi abitini dei bambini che ormai non entrano più nei loro corpi in crescita? Il riciclo va sempre più di moda!
I bambini crescono in fretta ed è inevitabile che gli abiti che abbiamo comprato loro non possano avere una lunga vita, proprio come accade per le loro scarpine. Cosa fare, allora, di tutto quell’abbigliamento che non sta più bene ai nostri figli? Sappiate che va particolarmente di moda il riciclo di vestiti per bambini.
Se finora vi siete scambiate i vostri guardaroba per bambini tra mamme, sappiate che anche in Italia sta crescendo il numero di negozi e reti di negozi dedicati proprio all’abbigliamento usato per bambini. T.Riciclo, la più grossa catena del nostro paese, ne è un esempio, ma ce se sono anche molti altri. Come funziona? E’ molto semplice: le mamme portano i loro capi e accessori in conto vendita, ma anche attrezzature come passeggini, seggiolini auto, giochi e molto altro ancora. Quando il prodotto verrà venduto, la mamma riceverà il 45 per cento del prezzo pattuito all’inizio!
In tempi di crisi il riciclo dei vestiti per bambini, ma anche quelli dei grandi, può essere un’ottima soluzione, anche per liberare un po’ gli armadi (soprattutto se non avete intenzione di avere altri bimbi, altrimenti conservate tutto!). Massimiliano Monti di Adria, titolare del franchising T.Riciclo, spiega il fenomeno:
Sono 12 i punti vendita e tutti al nord ma in primavera apriremo anche a Roma. L’idea prende vita ‘grazie’ alla crisi economica: abbiamo, infatti, studiato bene il fenomeno e abbiamo deciso di puntare al mercato del bambino che per effetto della crescita, crisi o non, ha bisogno di aggiornare il proprio guardaroba.
Funziona proprio come per i mercatini dell’usato, ma in questo caso viene prestata molta attenzione alla qualità dei capi, che sono praticamente come nuovi.
Entrando nei nostri negozi, invece, si ha la percezione di entrare in una vera e propria boutique e per sfatare il mito dell’odore di muffa che caratterizza i mercatini dell’usato, abbiamo fatto creare da un profumerie una fragranza che ci contraddistingue.
Chi sono i clienti? Non solo mamme che non riescono ad arrivare alla fine del mese, ma anche genitori che sanno bene la fatica che si fa per guadagnare uno stipendio e che non hanno più intenzione di spendere cifre esorbitanti per un vestito o una sneakers che i figli indosseranno per pochissimo tempo.
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Via | Adnkronos