Cronaca
Attentato a Boston: un bimbo tra le vittime e molti altri tra i feriti
I bambini sono molti tra le persone ferite dalle esplosioni nel corso della Maratona di Boston. La tragedia accaduta il 15 aprile alle 14.50 ora americana, sembra sia stato un attacco di tipo terroristico, e sono i bimbi i più colpiti, a soffrire di più. Partita una gara di solidarietà su Twitter.
Mentre sono molte le piste da seguire, si inizia ad avere un quadro della situazione, dopo molte ore in cui si è vissuti nell’ansia e nella concitazione. Le notizie sono giunte intorno alle 21.15 ora italiana: nel corso della Maratona di Boston in Massachussetts ci sono state due eplosioni probabilmente causate da un attacco terroristico. Per ora si contano 3 morti e 130 feriti tra atleti e pubblico, ma il numero è destinato a salire.
I testimoni e i video drammatici ci raccontano di due esplosioni, la prima mentre alcuni atleti tagliavano il traguardo, la seconda un centinaio di metri prima.
Dramma, orrore, disperazione, soprattutto per le famiglie con bambini. Il piccolo Martin Richard di 8 anni, che stava correndo verso il papà maratoneta, è tra le vittime, ma l’ospedale pediatrico Children’s Hospital ha anche accolto molti altri piccoli feriti. Tra gli altri, un bambino di 2 anni ferito al capo, ricoverato in terapia intensiva, e una bambina di 9 anni che ha subito un grave trauma alla gamba. Per ora sono nove i bambini ricoverati.
E la tragedia di un Paese colpito nuovamente nel profondo, e delle famiglie con ragazzi e bambini accorsi a seguire uno degli eventi più belli e antichi in tema di maratone. Come l’incubo vissuto da mamma Liz -Norden-, che ha visto due dei suoi cinque figli coinvolti nell’attentato. I due fratelli eranotra il pubblico a seguire la corsa di un amico e hanno subito entrambi l’amputazione di una gamba. Qulcosa che segnerà per sempre le loro vite e quelle dei loro genitori. Sarà impegno di tutti i genitori, che hanno vissuto con i figli in prima persona la paura e lo sgomento che circolavano subito dopo lo scoppio degli ordigni, fare attenzione ad ogni piccolo campanello d’allarme da parte dei piccoli, colti da trauma fisico o psicologico.
Anche su Twitter è stata lanciata una gara di solidarietà con immagini di bambini pubblicate dagli utenti con la scritta Retweet for respect, con messaggi di condanna per la violenza, e molte preghiere per i più piccoli.
Via | Polisblog – Agi
Foto | Inagist e @twitter