Cronaca
Nel cognome della madre, la campagna lanciata per la scelta dei cognomi
Sono anni che si discute sulla possibilità di scegliere il cognome della madre al posto di quello del padre, per i neonati. Putroppo ancora oggi nonostante si sia fatto qualche passettino in avanti, c’è ancora una battaglia in corso.
Nell’era ultramoderna in cui viviamo è ancora giusto, in Italia, mettere solo il cognome del padre ai nuovi nati? Il nostro, si sà, è un Paese cattolico, culturalmente e socialmente legato “mani e piedi” al concetto di famiglia patriarcale. Però bisogna ricordare che nonostante nel nostro codice civile si attribuisca alla madre e al padre del piccolo pari diritti e doveri, non si prevede ancora la possibilità di utilizzare il cognome materno al posto o accanto a quello paterno, e per agire in tal senso ci sono una serie di passaggi e lungaggini burocratiche che sono solo d’ostacolo.
Per questo tipo di esigenza, nasce l’iniziativa di Equality Italia, una rete di persone che lancia Nel cognome della madre, una campagna a sostegno della scelta dei cognomi, e con cui si chiede al Parlamento Italiano
“che sia finalmente approvata una normativa chiara e certa sulla possibilità di scelta del cognome, che sia quello del padre o della madre o di entrambi, così che sia superata l’attuale legislazione, figlia di una visione familiare superata dai tempi e dall’attuale organizzazione sociale”
Nonostante le raccolte di firme e le richieste alla Camera per modificare una legge contraria a molte leggi europee sull’uguaglianza, ancora oggi una coppia sposata non può assegnare al figlio il cognome della madre. Recentemente si è fatto qualche passetto avanti avendo la possibilità di scegliere il cognome della mamma, anche se non in automatico, al momento della della nascita e della registrazione all’anagrafe, e solo dopo averne fatta esplicita richiesta.
Perchè è tanto difficile scardinare tale legge considerando che è vigente da tempo nei paesi di lingua spagnola, portoghese, e in Lussemburgo? Eppure in Italia le richieste di cambio di cognome e di aggiunta di quello materno raggiungono il numero di 2500 all’anno. Forse è il caso di alleggerire questa pesante burocrazia italiana che ci mette a dura prova quotidianamente, e il più delle volte ci porta a rinunciare per i continui ostacoli in cui ci si imbatte durante il percorso.
Via | 27esimaora