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Allergia al latte di riso nei bambini, i sintomi
Come possiamo capire se il bambino è allergico al latte di riso e più in generale a qualsiasi alimento? Ecco i sintomi che devono fare sospettare di un’allergia in corso nel bambino.
L’allergia alimentare nel bambino è una tematica molto seria e da prendere sempre con le pinze. Prima di tutto non ci si può basare solo su detti popolari o sensazioni, ma prima di pensare ad una allergia vera e propria (diversa è l’intolleranza) il bimbo deve essere sottoposto ai test appositi e seguito da un pediatra.
L’allergia al latte è una delle più dure da affrontare nei piccolissimi, soprattutto e chiaramente per i lattanti, i bambini sotto sei mesi di età e fino a due anni, età in cui il latte è essenziale nella dieta. Il piccolo allergico al latte sviluppa anticorpi contro alcune sue proteine; per questa ragione anche con pochi sorsi il bimbo può soffire di reazioni fisiche gravissime. L’intolleranza al lattosio, invece, è un disturbo dovuto alla carenza di un enzima, ed è molto meno pericolosa a livello fisico.
Quando la diagnosi di allergia alimentare nel bambino diventa reale e certificata, l’iter da seguire è sempre quello suggerito dagli specialisti. Spesso infatti il primo errore è la sostituzione di un alimento con un altro, per esempio il latte vaccino con il latte di capra. Se l’allergia è reale, e il neonato è allergico ai principi del latte, avrà reazioni pericolose e importanti con ogni tipo di latte simile, anche quello artificiale.
Nel caso del latte di riso bisogna fare una precisazione. L’idrolisato di riso, come ad esempio il Risolac, è differente (e valido come latte alternativo) dai cosidetti latti di riso, che vengono invece realizzati con acqua di cottura del riso, e hanno un valore calorico e nutritivo veramente scarso e provocano un rischio altissimo di una carenza proteica nel neonato. Veniamo a noi. Quali sono i sintomi nel bambino che indicano che il piccolo è allergico anche a questi tipi di latte di riso?
I sintomi di allergia alimentare sono quasi sempre i medesimi, più o meno gravi, e vanno da problemi digestivi, vomito, orticaria e difficoltà a respirare (dispnea) e raramente reazioni più gravi come lo shock anafilattico. Altri sintomi sono: dispnea, vomito ed orticaria, mentre sintomi come diarrea, coliche addominali, sangue nelle feci, eruzioni cutanee pruriginose (spesso localizzate intorno alla bocca), tosse e lacrimazione eccessiva.
Via | Personal Trainer