Gravidanza
Perdita di liquido amniotico in gravidanza, le cause e quando rivolgersi al medico
Perdere liquido amniotico durante i nove mesi in dolce attesa può allarmare le future mamme. Ma quando ci si deve preoccupare? Quando è meglio rivolgersi subito al ginecologo di fiducia?
Il liquido amniotico è importantissimo nei nove mesi della gestazione. Sin da subito protegge il piccolo nel pancione, lo custodisce e permette il corretto sviluppo fino al momento del parto, questo liquido è prezioso ed indispensabile per la vita. Ma cosa succede quando la futura mamma si accorge di perdere liquido amniotico? Quando è fisiologico e quando invece ci si deve realmente preoccupare e rivolgersi al ginecologo di fiducia?
Prima di tutto c’è da sottolineare che il monitoraggio del ginecologo durante la visita e tramite ecografia è fondamentale. Se il medico non vi ha mai segnalato o diagnosticato una scarsa quantità di liquido amniotico o una rottura superficiale del sacco amniotico e all’improvviso notate delle perdite, è sempre meglio rivolgersi al Pronto Soccorso.
La rottura della parte bassa del sacco amniotico provoca solitamente una fuoriuscita improvvisa e molto abbondante di liquido amniotico, in questo caso potreste essere in fase di travaglio iniziata, se quindi siete alla fine della gravidanza e a termine, non c’è nessun problema e avete tutto il tempo per prepararvi e recarvi alla clinica prestabilita; se siete al contrario lontane dalla data dal parto, andate immediatamente in ospedale.
E se le perdite di liquido amniotico sono minime ma costanti? Durante i nove mesi di dolce attesa è possibile che si formi una piccola rottura nella parte alta del sacco e il liquido fuoriesca poco a poco. In questi casi è d’obbligo sempre e comunque una visita di controllo dal ginecologo di fiducia.
Se invece al momento della cosidetta rottura delle acque a fine gravidanza notate un colore anomalo del liquido amniotico, ovvero se è opaco, verdastro, e mostra una consistenza melmosa, chiamate subito il 118. In questo caso potrebbe esserci una sofferenza fetale acuta in corso.
Via | Dolceattesa.org