Gravidanza
Cos’è la rottura delle acque e quando rivolgersi al medico
La rottura delle acque in gravidanza è un momento molto importante, perché vuol dire che a breve andremo ad abbracciare il nostro cucciolo. Ecco come si manifesta e cosa dobbiamo fare nel caso si dovessero rompere quando siete a casa.
La rottura delle acque è uno dei primi segnali di un parto imminente e, nel caso ve ne accorgeste a casa o mentre siete in giro, è bene recarsi subito in ospedale, perché a breve potrebbe iniziare il travaglio. La rottura delle acque si manifesta quando ormai tutto è pronto per la nascita, a volte nemmeno ce ne accorgiamo, mentre capita sovente che si verifichi prematuramente.
La rottura delle acque si verifica quando il sacco amniotico, ambiente sterile che protegge il nostro feto, si rompe, facendo fuoriuscire i liquidi. La rottura avviene di solito per la dilazione del collo dell’utero e, quindi, ci segnala che è il momento di andare in ospedale, perché ormai il parto è imminente. Il bambino non è più protetto dal liquido amniotico e quindi è a rischio infezioni: la nascita deve avvenire in breve tempo
La rottura delle acque si riconosce perché il liquido che fuoriesce è incolore e inodore, è caldo ed è un getto davvero molto intenso, anche se può uscire con un solo getto fine continuo. Di solito si attendono 24, massimo 48 ore, dopodiché si procede a indurre il parto, perché il bambino è a rischio infezioni: saranno eseguiti anche dei tamponi vaginali per poter capire se sono presenti o meno dei batteri.
Nel caso il travaglio sia cominciato, ma il sacco amniotico non si è ancora rotto, sarà eseguita una rottura manuale.
Foto | da Flickr di heroiclife
Via | Doctissimo