Gravidanza
Le perdite di liquido amniotico in gravidanza: quando preoccuparsi
Perdite di liquido in gravidanza: quando chiamare il ginecologo?
Quando le perdite di liquido amniotico devono allarmare la futura mamma? Quando è opportuno rivolgersi al ginecologo di fiducia? Ci sono diversi casi in cui si può rompere il sacco che contiene il liquido amniotico. Se ciò avviene quando la donna incinta è a termine e il liquido è pulito, ovvero inodore e incolore, molto probabilmente è giunta all’inizio del travaglio che porterà al parto del bambino e tutto è regolare.
Se la perdita è copiosa, o macchiata, bisogna iniziare a prepararsi e recarsi alla clinica scelta per il parto, se di colore giallastro o marrone bisogna recarsi d’urgenza. E se le perdite di liquido amniotico compaiono molto prima del tempo? Se ci si accorge di perdite significative di liquido bisogna sempre recarsi al pronto soccorso più vicino o recarsi dal ginecologo per una visita di controllo.
Le perdite di liquido amniotico possono infatti essere sintomo di rottura delle membrane prematura. Il riscontro di scolo di liquido amniotico deve portare la donna con massima urgenza presso il più vicino pronto soccorso ostetrico-ginecologico. Verranno poi fatte tutte le analisi mediche e ginecologiche necessarie, e prima di tutto un’ecografia ostetrica.
Bisogna invece distinguere due casi innocui in gravidanza: l’idrorrea gravidica, legata al fatto che i genitali materni diventano molto vascolarizzati durante la gravidanza, e si possono verificare perdite liquide trasparenti, non indicative per infezioni o patologia e l’incontinenza urinaria: perdite dopo tosse o starnuti, di odore sui generis.
Via | Medicina materno fetale