Cronaca
I disegni dei bambini di Terezin
I disegni dei bambini di Terezin: una storia da raccontare ai più piccoli nel Giorno della Memoria
[related layout=”left” permalink=”https://bebeblog.lndo.site/post/720/il-giorno-della-memoria-come-parlarne-ai-bambini”][/related]La storia dei disegni dei bambini di Terezin è una di quelle storie che non dovremmo mai smettere di leggere ai nostri piccoli, soprattutto nel Giorno della Memoria che ogni anno si celebra il 27 gennaio. Questa è la storia dei bambini di Terezin, quasi 15mila minori ebrei che hanno vissuto nel Campo di concentramento di Theresienstadt (Terezín) tra il 1941 e il 1945. Grazie ad alcuni pedagogisti, anche loro prigionieri del lager, sono arrivate a noi tracce della loro voglia di vivere nonostante le condizioni in cui fossero realmente costretti a vivere.
Si stima che il 90% di quei bambini non sia sopravvissuto all’Olocausto. Di loro rimangono testimonianze tangibili di come hanno vissuto nei campi di concentramento nazisti. Come ad esempio gli ormai famosi disegni dei bambini di Terezin. Friedl Dicker-Brandeis, un’artista e insegnante austriaca di origine ebraica, nel 1943 aveva tenuto dei programmi d’arte per 600 bambini, che potevano disegnare liberamente quello che la loro creatività suggeriva loro, mentre erano prigionieri della crudeltà umana.
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Farfalle, fiori, case di campagna e altri soggetti tipici dell’età dell’infanzia. Ma anche scheletri, armi da fuoco, soldati a testimoniare il trauma che i bambini deportati hanno dovuto portare come fardello troppo pesante per le loro minute spalle. Quelle ore passate a disegnare, però, erano fondamentali per quei ragazzini, come sostenuto spesso dall’artista, vittima anche lei dell’Olocausto.
Friedl Dicker-Brandeis non solo stava con i bambini, ma annotava anche le sue considerazioni su quanto l’arte nell’infanzia fosse fondamentale, anche come supporto terapeutico. Avrebbe voluto continuare anche dopo la fine della guerra e per questo tenne un vero e proprio archivio dei disegni, contrassegnanti con nome e data di realizzazione, all’interno di alcune valigie.
Alla fine della guerra, le valigie finirono in mano ai russi. 4000 disegni vennero conservati a Praga dal professore William Groag e mostrati al pubblico solo molti anni dopo il loro ritrovamento. Oggi si possono vedere in gran parte alla Sinagoga Pinkas nel Quartiere-Museo ebraico di Praga.