Gravidanza
Pronta per diventare mamma? i 5 segnali da non sottovalutare
Il giorno del termine si avvicina? Pronte a diventare mamma? Ecco i 5 segnali di parto imminente.
Pronte per diventare mamma? La gravidanza con tutta la sua magia e diciamolo -i suoi inevitabili acciacchi- ci porta giorno dopo giorno solo in una direzione: l’incontro con il nostro bambino. Se siete al nono mese di gravidanza ogni momento potrebbe essere quello giusto. I cuccioli infatti a volte si fanno aspettare (e desiderare), a volte regalano sorprese e arrivano quando meno te lo aspetti. In queste settimane bisogna essere quindi preparate a tutte le eventualità e con la valigia per il parto sempre a portata di mano (o di marito). Ecco i cinque segnali di parto imminente da non sottovalutare.
Quello che ricordo delle lunghe giornate in attesa di alcun pur minimo segnale di inizio del travaglio è l’ossessione per i più impercettibili segnali di cambiamento del corpo. Del resto il nono mese è anche questo, la voglia, sia per il forte desiderio di assaporare la gioia della maternità, sia per una sorta di disperazione per la sfida quasi impossibile alla gravità, che arrivi finalmente il fatidico via ai giochi.
Primo segnale: all’improvviso si ricomincia a respirare. Come normali essere umani. Questo è un prezioso indizio, il bambino si è messo in posizione ed è pronto ad affrontare il viaggio verso il mondo. Noi nel frattempo avvertiamo un bisogno costante di andare in bagno e una pressione anomala sulla vescica.
Secondo segnale: perdita di un muco filamentoso, sostanza non ben definita, in certi casi macchiato di sangue. Questa è la cosiddetta perdita del tappo mucoso, una protezione naturale dell’utero per l’entrata di batteri e germi pericolosi. Potrebbe essere rosato, trasparente, e potreste anche non notarlo. Inoltre senza altri sintomi potrebbe significare che il travaglio non è proprio dietro l’angolo, potrebbero passare molte ore, o alcuni giorni.
Terzo segnale: la fatidica rottura delle acque. Nonostante quello che comunemente si pensa, complici tanti anni di scene di film mitologiche, la rottura delle membrane solo in pochi casi è sinonimo di diluvio universale, molte donne al contrario avvertono solo un piccolo sgocciolamento costante. Nel mio caso invece, non lasciava possibili dubbi. Se al tampone non siete risultate positive allo streptococco o se il liquido non è macchiato o verdastro, ma trasparente e inodore e siete al primo parto, avete tutto il tempo per preparare documenti, farvi una bella doccia e prepararvi al travaglio. Quello sì, questione di poco.
Quarto segnale: un’esplosione di energia che neanche l’Incredibile Hulk. Questo è uno dei regali della Natura, e segnale di un travaglio molto prossimo. Avete voglia di fare liste, pulire, ordinare e chi ne ha più ne metta? Il giorno X potrebbe essere più vicino di quello che immaginate.
Quinto e ultimo segnale, nonchè il più certo: contrazioni regolari e dolorose. Se iniziate a notare contrazioni uterine regolari e sempre più intense, non ci sono dubbi, ci siamo. Le contrazioni possono essere simili a crampi mestruali all’inizio, una fitta nella schiena che dura pochi secondi. Dopo alcune ore poco spazio ad incertezze, il dolore spesso e volentieri diventa indisponente, le contrazioni sono più frequenti, ogni 10 o 15 minuti. Quando registrerete le contrazioni ad intervalli minori di 5 minuti, è giunta l’ora di salire in auto e dirigersi verso la sala parto.