Salute e benessere
Anemia nei bambini e carenza da acido folico: i sintomi e le analisi da fare
La carenza di acido folico, o vitamina B9 può determinare una condizione di anemia. Vediamo i sintomi nei bambini e le analisi da fare
La carenza di acido folico nei bambini può condurre all’anemia, una condizione che va attentamente monitorata e corretta per evitare ritardi nello sviluppo. L’acido folico è una vitamina del gruppo B, per la precisione la B9, contenuta in alimenti come le uova, la carne e le frattaglie, gli agrumi, i latticini e le verdure a foglia verde.
Quando l’organismo non riesce a colmare il proprio fabbisogno di acido folico, il midollo osseo non riesce a produrre globuli rossi a sufficienza, e quindi cala anche il livello di emoglobina, che è la principale proteina del sangue responsabile di trasportare l’ossigeno dagli alveoli polmonari fino ai diversi organi e tessuti.
In un organismo in pieno sviluppo come quello dei bambini, tale forma anemica è particolarmente pericolosa perché può interferire con il normale sviluppo andando a creare problemi anche a livello cerebrale, dato chela vitamina B9 è importante nello sviluppo neuronale. Tra le cause di carenza folica nei bambini abbiamo un’alimentazione in cui manchino fonti di questa sostanza, malattie intestinali e intolleranze alimentari che provochino malassorbimento, una certa tendenza ereditaria e assunzione di alcuni farmaci (ad esempio gli anti epilettici o alcuni antibiotici). Ecco i sintomi associati a questa anemia:
- Pallore di cute, unghie e mucose
- Stanchezza, sudori freddi dopo il minimo sforzo
- Sonnolenza
- Cefalea cronica
- Instabilità dell’umore
- Tachicardia
- Deficit cognitivi lievi, memoria corta e difficoltà di concentrazione
- Dimagrimento
- Mancanza di appetito
Per ovviare a questa condizione, e per colmare il fabbisogno di acido folico, il pediatra può prescrivere sei supplementi vitaminici che in genere sono ben tollerati, da assumersi per via orale o per iniezione intramuscolo. Le dosi sono affini a quelle per gli adulti, ovvero si va da un massimo di 15 mg al giorno nei casi gravi che andrà poi a scalare a 5 mg giornalieri per mantenimento, fino a 5 mg 1 volta alla settimana. In ogni caso sarà compito del medico monitorare, attraverso le analisi del sangue costanti (sideremia, emoglobina, ferritinemia, esame emocromocitometrico, aptoglobina, eritropoietina, tra gli altri ) fino a quando sia necessario che il piccolo assuma l’acido folico tramite integratori.
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