Alimentazione per bambini
Bambini e stile di vita sano, 1 su 2 non conosce l’origine del cibo
I bambini vengono bocciati, perché non hanno la più pallida idea della provenienza del cibo e dell’importanza di una sana alimentazione e di una corretta idratazione. Anche se spesso la colpa non è affatto loro…
Com’è il rapporto tra i bambini e uno stile di vita sano? Assolutamente pessimo, visto che la loro conoscenza delle corrette abitudini alimentari, oltre che della provenienza del cibo, è davvero scarsa. Questi i risultati di uno studio presentato proprio in occasione della Giornata Mondiale dell’Alimentazione, che ci svela che un bambino su due verrebbe bocciato se a scuola si parlasse di alimentazione e idratazione. Uno studio condotto su 1400 mamme tra i 25 e i 40 anni online per capire se i loro figli tra i 5 e gli 11 anni erano a conoscenza delle regole base di una sana alimentazione e idratazione. E visti i risultati, c’è parecchio da lavorare a casa e a scuola.
I bambini non conoscono, infatti, il cibo, come dimostrato dalle risposte date dalle mamme su quello che pensano i loro piccoli: il 16% dei bambini crede che le verdure vengano raccolte sugli alberi, il 14% che la dieta mediterranea si chiama così perché è seguita da chi abita su questo mare, il 19% che le uova crescano al supermercato, mentre il 18% crede che siano di cioccolato.
E, ancora, il 24% ritiene che il formaggio è il cibo preferito dai topi, mentre per il 19% nasce nel banco frigo del supermercato e per il 14% ha i buchi. Per il 27% i legumi si mangiano quando i bambini fanno arrabbiare le mamme, mentre il 14% crede che siano semi dai quali nascono le piante (il 23% li associa esclusivamente alla tombola!).
Le verdure hanno un pessimo sapore per la metà dei bambini e puzzano anche, mentre per il 23% nascono surgelate, proprio come i pesci. La dieta mediterranea, invece, è quella che fanno i grandi per dimagrire e viene fatta mangiando cose “schifose”. L’acqua, infine, secondo loro si trova in frigo o nasce dal rubinetto, mentre il 18% pensa che quella che si beve è quella piovana.
Insomma, c’è da lavorare!