Cronaca
Bambini lontani dai social, il libro della sorella di Mark Zuckerberg
Randi Zuckerberg ha scritto un libro, una vera e propria fiaba, per sottolineare i pericoli che la tecnologia e i social network possono rappresentare per i bambini. E fa sorridere che a dirlo sia proprio la sorella del creatore di Facebook, il social più diffuso nel mondo.
Randi Zuckerberg è la sorella del ben più noto Mark Zuckerberg, il fondatore di Facebook, il social network più popolare a livello internazionale. Perché parliamo di lei? Perché a breve in commercio ci sarà un libro scritto da lei, che mette in guardia in merito ai pericoli di assefuazione che proprio i social e, in generale, la tecnologia possono provocare nei bambini.
Mentre il fratello rende più facile l’utilizzo del suo social network agli adolescent, per evitare di perdere una fetta di pubblico molto importante, ecco che la sorella, che non lavora più nell’azienda di famiglia dal 2011, pubblica un libro che potrebbe essere un problema per il noto fratellino: un libro che spiega come i bambini possano soffocare in tutta la tecnologia che li circonda. E lei che è mamma di un bambino di due anni sa bene di cosa sta parlando.
Dot è infatti una favola, che ci racconta la storia di una bambina che ama usare la tecnologia, sa usare il tablet, i social network, sa giocare con le app, ma che non riesce a vivere la sua vita “reale”, intrappolata in quel mondo virtuale e sempre online. Non riesce a capire quando sia ricco il mondo che la circonda fuori dallo schermo e che non aspetta altro di essere vissuto.
Sicuramente è un libro che parla con cognizione di causa di un mondo che Randi conosce bene, avendo lavorato come manager di Facebook a lungo tempo: ed ora che è mamma spiega i pericoli di una vita sempre online, tra l’altro anche con un altro libro destinato agli adulti che vuole essere una guida per i genitori, per crescere cittadini digitali consapevoli, guida contenuta nell’autobiografia Dot complicated.
Giusto o sbagliato tenere lontani i bambini dalla tecnologia? Come sempre la risposta sta nel mezzo: non bisogna demonizzare degli strumenti che in futuro saranno utili per i nostri ragazzi, ma non bisogna nemmeno esagerare con il loro uso, soprattutto tra i più piccoli. Bisogna insegnare ai bambini a rimanere sempre con i piedi ben saldi nella realtà, nella vita reale, quella che deve essere vissuta pienamente. I social e internet sono un bel contorno del quale non bisogna abusare, anche da adolescenti, per evitare che i nostri ragazzi siano troppo estraniati da una realtà che non riescono più a riconoscere. Una favola può aiutare i bambini a capire i limiti, che sono i genitori a dover imporre: per questo è importante dare a mamma e papà tutti gli strumenti necessari.
Via | Ilsole24ore