Gravidanza
Antidolorifici in gravidanza: si possono assumere? I rischi per il bambino
In gravidanza sarebbe meglio evitare di assumere farmaci, perché potrebbero nuocere al feto. Questo discorso vale anche per gli antidolorifici? Vediamo i possibili rischi
Durante la gravidanza può capitare che la futura mamma abbia necessità di far ricorso ai farmaci, in particolare antidolorifici e antibiotici. Infatti anche se spesso una donna incinta si sente una wonder woman, il suo sistema immunitario si indebolisce per ragioni fisiologiche, ovvero per impedire agli anticorpi di attaccare l’embrione in formazione che altrimenti verrebbe trattato alla stregua di corpo estraneo. Sale, perciò, il rischio d contrarre infezioni e micosi.
Non solo, la dolce attesa porta con sé effetti collaterali tutt’altro che poetici, tra cui disturbi digestivi, mal di testa e mal di schiena, crampi muscolari. Tutti malesseri che seppur benigni e transitori talvolta possono diventare davvero invalidanti.
Ma una futura mamma cosa può fare per alleviare queste sindromi dolorose? Può far ricorso ai classici analgesici da banco, oppure deve astenersi del tutto (e soffrire)? Durante i nove mesi della gestazione i medici sconsigliano l’assunzione dei farmaci, perché possono nuocere al feto e provocare deficit nello sviluppo intrauterino oppure aumentare il rischio di aborto spontaneo e di parto anticipato. Detto questo, non tutti i medicinali sono ugualmente pericolosi.
Concentrandoci sugli analgesici comuni, ad esempio i cosiddetti FANS, antidolorifici a antinfiammatori non steroidei, sono da bandire totalmente per tutta la gravidanza. Diversi recenti studi hanno messo in luce come l’uso, ad esempio, del paracetamolo, possa contribuire ad aumentare il rischio di malformazioni al tubo neurale del feto, come la spina bifida.
L’uso di farmaci a base di paracetamolo e ibuprofene (principi attivi presenti nei più comuni analgesici da banco) aumenta il pericolo di emorragie e aborto spontaneo, soprattutto nelle prime 20 settimane di gravidanza. Qual è la soluzione? Ricorrere ai rimedi naturali (quando possibile), evitare il fai da te e chiedere sempre consiglio al proprio ginecologo che in caso di necessità saprà consigliare, eventualmente, i medicinali che possono aiutare la futura mamma a stare meglio senza recar danno al feto.
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