Gravidanza
Il colesterolo alto dopo la gravidanza, la dieta da seguire
Dopo la nascita del proprio bebè ad alcune mamme capita di ritrovarsi con qualche kg in più dalla gravidanza, e anche con il colesterolo alto. Vediamo la dieta giusta per ridurre questo valore
Molte mamme, sia in gravidanza che dopo, si ritrovano con il colesterolo alto, ovvero superiore alla soglia di guardia dei 200 mg/L. Cosa significa questo improvviso innalzamento, e come si può riportare entro i limiti il valore di questo grasso nel sangue con una dieta opportuna?
Intanto, un passo indietro. Anche una donna che non abbia mai sofferto di ipercolesterolemia, durante la dolce attesa produrrà più colesterolo. Questo è fisiologico, perché questo grasso è indispensabile per la formazione delle membrane cellulari del feto, inoltre anche le fluttuazioni ormonali incidono non poco nel suo aumento ematico.
Naturalmente questo non significa che il valore del colesterolo debba schizzare a 400 mg/L, naturalmente. In ogni caso, se la mamma durante la gestazione sta molto attenta a non esagerare con il consumo di alimenti ricchi di colesterolo (come la carne rossa, il burro o gli insaccati), in genere dopo la nascita del bambino i suoi valori ritornano rapidamente nella norma, soprattutto se allatta il bebè al seno.
Talvolta, però, soprattutto quando l’aumento ponderale in gravidanza sia stato eccessivo, la neomamma rimane ipercolesterolemica. In questo caso, l’unica cura possibile è una dieta mirata. Quale? Ecco i consigli da seguire:
- Ridurre il consumo di tutti i grassi saturi (animali) e i grassi trans (vegetali idrogenati)
- Ridurre il consumo di dolci raffinati, creme e salse grasse
- Aumentare il consumo di legumi e cereali integrali che riducono l’assorbimento del colesterolo a livello intestinale
- Assumere frutta e verdura fresche e di stagione ricche di fibre e antiossidanti che ripuliscono il sangue dai grassi “cattivi”
- Aumentare l’introito di grassi “buoni” e omega 3 contenuti nel pesce azzurro e nel salmone (ma anche nella frutta secca, stando attente alle arachidi che sono allergizzanti)
- Preferire la carne bianca a quella rossa ma non consumarla più di 2-3 volte a settimana
- Eliminare gli alimenti fritti e preferire cotture leggere e condimenti a crudo