Cronaca
Antibiotici ai bambini, cautela nell’utilizzo di questi farmaci in età evolutiva
Gli antibiotici sono un farmaco che va utilizzato con molta cautela e solo in caso di effettiva necessità, soprattutto quando si tratta di curare patologie a carico dei bambini dell’età evolutiva. Ecco i consigli degli esperti.
Gli esperti italiani di pediatria chiedono un uso più prudente in età evolutiva degli antibiotici: i dati resi noti dalla Consensus Conference, uno studio pubblicato anche sulla rivista internazionale Paediatric Respiratory Reviews, sottolineano come il nostro paese sia uno dei principali a livello europeo che usano troppo spesso i farmaci antibiotici per i bambini. In un documento, però, i pediatri SIPPS sostengono che la somministrazione deve essere effettuata con cautela e con prudenza. Ecco perché.
I pediatri della Società Italiana di Pediatria Preventiva e Sociale sostengono che gli antibiotici sono i farmaci più usati in età pediatrica, soprattutto a livello ambulatoriale e per curare infezioni respiratorie. Nella popolazione di bambini con età compresa tra 1 mese e 18 anni il 33 per cento interessa i bambini in età prescolare.
Il rapporto dell’Osservatorio ARNO del 2011 ha sottolineato che gli antibiotici sono somministrati nel 42% tra i bambini con meno di 1 anno, nel 66 per i bambini di 1 anno, nel 65% dai 2 ai 5 anni, il 41% dai 6 agli 11, il 33& negli adolescenti. Un uso eccessivo dei farmaci antibiotici, spesso provocato dalla difficoltà di avere una diagnosi microbiologica dell’infezione: ricordo, infatti, che questi medicinali servono solamente in caso di infezione batterica, diventando inutili in caso di presenza di virus. Anche le pressioni da parte dei genitori sul medico sono spesso una delle cause che porta ad una larga somministrazione dei medicinali.
Il maggior consumo di antibiotici porta ad un maggior livello di antibiotico-resistenza verso i batteri più comuni. Per questo gli studiosi della ricerca chiedono ai pediatri un uso razionale di questi farmaci, in particolare nel trattamento della faringotonsillite acuta, dell’otite media acuta, della rinosinusite, della sindrome influenzale e della polmonite acquisita in comunità.
L’Aiot ricorda che possono anche essere usati medicinali di origine biologica per la prevenzione, con medicine naturali che possono essere usate preventivamente per rinforzare l’organismo dei più piccoli e rendere effetti collaterali e conseguenze meno importanti. Consigli utili anche in vista dell’arrivo del virus influenzale.